Google e Amazon sono senza dubbio le aziende che sanno investendo maggiormente in tutto ciò che riguarda il training degli assistenti digitali in grado di offrire informazioni e funzionalità mediante comandi vocali. Un nuovo rapporto dell’agenzia di marketing Stone Temple Consulting conferma ciò che già sapevamo: Google Assistant è l’assistente virtuale più efficiente rispetto ai suoi principali rivali, con Alexa in seconda posizione. Siri di Apple si è nuovamente confermato in ultima posizione (non sappiamo se testato su un iPhone o un HomePod).
Stone Temple Consulting ha fatto “scontrare” i primi quattro assistenti virtuali considerati migliori (Google Assistant, Alexa, Cortana e Siri) l’uno contro l’altro per misurare due parametri: a quante domande sanno rispondere gli assistenti virtuali e a quante di queste domande sanno rispondere in modo completo e corretto. L’app per smartphone Assistant di Google ha superato Alexa, Cortana di Microsoft e Siri di Apple in entrambe le metriche.
È interessante notare che i tester hanno eseguito l’esperimento sia sull’app per smartphone di Google Assistant che su un dispositivo Google Home, ottenendo due diversi set di statistiche. Questo è una differenza assai risaputa che non sappiamo come mai esista.
Come potete vedere, per qualche motivo l’app per smartphone Google Assistant funziona meglio del servizio offerto con Google Home. Tuttavia, entrambe le versioni dell’Assistente Google surclassano tutti gli altri assistenti in entrambe le categorie, con l’eccezione notevole di Cortana che risponde alle domande in modo più completo e corretto rispetto al dispositivo Google Home.
Chiaramente è bene notare che i test sono stati eseguiti in lingua inglese, il che significa che potrebbero non essere del tutto identici se venisse usata la lingua italiana (Alexa non è nemmeno compatibile con la nostra lingua).