Negli scorsi giorni abbiamo più volte parlato del nuovo framework ARKit di Apple integrato all’interno di iOS 11 che permetterà, a tutti gli iPhone e gli iPad aventi a bordo un chip A9 o successivo, di aprire il “vaso di pandora” relativamente alla realtà aumentata. Dal canto suo, Google ha a disposizione il Project Tango per sfruttare la realtà aumentata. Richiedendo però un hardware specifico, ha nelle scorse ore lanciato il nuovo Google ARCore.
Si tratta di un framework molto interessante che permetterà, non appena sarà uscito dalla versione preview, di aprire lo stesso “vaso di pandora” per milioni e milioni di smartphone Android. E’ una risposta diretta ad Apple e alla sua apparente strada libera alla conquista del settore AR.
#ARCore is bringing augmented reality to Android at scale, on millions of devices today. https://t.co/s8ZwyMsGl6 pic.twitter.com/tzvtEcdgCO
— Android (@Android) August 29, 2017
Paradossalmente, l’unico requisito che al momento conosciamo affinché si possa usufruire di Google ARCore è anche il più difficile da ottenere: il sistema operativo Android 7.0 Nougat o successo.
L’ultima rilevazione fatta da Google indicava che Nougat era installato sul 13,5% del totale degli smartphone e dei tablet Android.
Google ARCore è meno accurato ma molto più semplice del Project Tango
Il fulcro del funzionamento di Google ARCore sarà la combinazione fra fotocamera posteriore, giroscopio e accelerometro. Non potendo infatti contare su tutti i sensori presenti negli smartphone del Project Tango, il colosso americano ha sviluppato un sistema di tracking che richiede l’unione di questi tre elementi.
Al momento la versione preview di Google ARCore è disponibile solo per i Google Pixel e per il Samsung Galaxy S8 aggiornato a Nougat. Purtroppo non sappiamo quanto tempo durerà la versione preview né se ci sono ulteriori requisiti hardware da soddisfare per poterne in futuro usufruire.
Qui di seguito vi lasciamo con un video demo di quello che è possible fare sfruttando Google ARCore:
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