Google è forse la società che più si sta impegnando per cercare di portare il web anche nelle popolazioni che sono ancora in via di sviluppo. Certo, principalmente lo fa per i propri interessi (i maggiori profitti di Google derivano da AdSense) ma è innegabile che il lavoro svolto da Google per cercare di espandere internet anche a queste popolazioni sia di grande beneficio.
Nelle scorse ore il colosso di Mountain View ha fatto un piccolo ma importante passo in avanti verso l’espansione di internet. Come sicuramente saprete, aggiornare di frequente le infrastrutture di rete per migliorare la velocità di connessione ad internet è un’operazione costosa, per cui qualsiasi aiuto a ridurre le dimensioni delle pagine web è gradito. E’ proprio questa la novità di Google che è stata presentata stamattina: si tratta essenzialmente di un nuovo algoritmo di compressione dati chiamato Google Brotli.
Rispetto all’algoritmo adottato fino ad ora (sviluppatore sempre da Google), il risparmio in dati è di circa il 25%. Questo si traduce, oltre che in una navigazione web più fluida anche con connessioni non molto veloci, anche in risparmi energetici per quanto riguarda gli smartphone ed i tablet, visto che la CPU deve ogni volta fare meno lavoro.
Ovviamente il primo browser che integra Google Brotli è Google Chrome ma il colosso della Silicon Valley spera che presto anche la concorrenza lo adotti.