Da quando la sicurezza degli utenti è stata messo a rischio dalle batterie dei Samsung Galaxy Note 7 che potevano esplodere in qualsiasi momento (e possono tutt’ora, visto che sono circa 1 milione coloro che non hanno ancora restituito il proprio modello), le segnalazioni circa gli incidenti di questo tipo in cui incappano altri smartphone sono aumentate di molto. Recentemente, è stata segnalata l’esplosione di un iPhone 7 che ha distrutto un automobile.
Il tutto è avvenuto in Australia dove l’istruttore di surf Mat Jones, durante il tragitto fra casa e la zona in cui doveva tenere una lezione di surf, si è ritrovato con i pantaloni in fiamme a causa dell’iPhone 7 che teneva nella tasca e che ha preso fuoco.
Apple sta ancora indagando e non si è espressa pubblicamente in merito. C’è da dire che le batterie fallate non possono essere completamente rimosse da una linea di produzione. Come spiega Ben Lovejoy, redattore di 9to5Mac:
Che ci sono stati una serie di iPhone incendi nel corso degli anni non è in alcun modo sorprendente. Il tasso di fallimento complessivo di batterie al litio è di circa 1 su 10 milioni.
Quando si dispone di un miliardo di dispositivi iOS attivi, ci si aspetterebbe che circa 100 di loro possano prendere fuoco. Tuttavia, si tratterebbe di casi isolati e ciò non costituisce una prova circa un problema specifico per l’iPhone.
Insomma, i difetti di fabbricazione capitano a tutti, anche ai fornitori di Apple.