
Come spesso vi abbiamo ripetuto in passato, lo sviluppo degli assistenti digitali è il principale punto su cui si stanno focalizzando Microsoft, Google, Amazon ed Apple. Relativamente a Siri, fra le nuove feature che saranno a breve implementate troviamo la capacità di distinguere la voce degli utenti.
La principale ragione che sta muovendo gli sviluppatori di Apple verso questa direzione è l’incremento ulteriore della sicurezza relativa ai nostri dati e, anche se ancora in maniera non tanto accentuata, ai nostri soldi. Di fatto, tralasciando l’iPhone che è un dispositivo molto personale, l’iPad, il Mac e la Apple TV sono dei device che spesse volte condividiamo con amici e membri della famiglia.
Se in futuro in Siri venissero implementate delle funzioni di pagamento, Apple vuole assicurarsi che le transazioni avverranno correttamente fra il richiedente ed il negozio.
Fino ad oggi, quando un assistente digitale è stato richiamato con un comando vocale, l’assistente digitale è sensibile al discorso in sé, non a chi parla. Di conseguenza, un utente diverso dal proprietario del dispositivo elettronico è in grado di utilizzare l’assistente digitale in maniera perfettamente identica.
Siri riconoscerà anche l’intonazione della “hotword” personalizzata
Oltre al riconoscimento ed alla distinzione vocale, in Siri verrà introdotta una nuova “hotword” personalizzata dall’utente, da utilizzare come una sorta di codice di sblocco personale a cui l’assistente digitale è sensibile non solo per le parole ma anche per l’intonazione.
Ricordiamo che una cosa del genere è stata implementata già da Google in un sistema di pagamento in test che non prevedeva nessuna interazione se non il comando vocale del pagamento.