Torniamo a parlare di Qualcomm, ovvero di un’azienda che ultimamente ha dimostrato di essere più debole di quanto avremmo mai potuto immaginare: il putiferio scatenatosi in seguito allo Snapdragon 810 e ai suoi problemi di surriscaldamento, unito alla probabile rottura della partnership con l’autorevolissima Xiaomi sono solo due degli eventi che di recente hanno remato contro la compagnia.
Eppure il nuovo Snapdragon 820 che animerà gran parte dei top di gamma prossimi al debutto, potrebbe risollevare le sorti. Un benchmark di AnTuTu, infatti, dimostra come questo processore sia di gran lunga migliore rispetto a quelli partoriti finora e come proprio per questo abbia modo di ridare credibilità a un marchio che ultimamente ne ha persa molta.
Il test su AnTuTu è stato effettuato con il dispositivo Green Orange X1 Pro per l’appunto dotato del SoC in questione, e le performance sono state tanto straordinarie da aver toccato quota 83.744 punti! Un risultato molto interessante su cui ci riserviamo di conoscere i dettagli non appena il processore verrà introdotto in maniera un po’ più concreta nel mercato. Ma parliamo pur sempre di un punteggio tanto elevato che vale la pena ricordare come è stato ottenuto.
Ebbene, lo Snapdragon 820 di Qualcomm utilizza un processo FinFET a 14nm a cui va dato gran parte del merito di tutto ciò, ma equipaggia anche un’architettura con core Kryo a 2.2GHZ anzichè un sistema basato su core ARM Cortex. Più veloce e reattivo ma al tempo stesso meno energivoro, il Qualcomm Snapdragon 820 si fa aiutare da una GPU Adreno 530 capace di supportare le recenti librerie (come OpenGL ES, OpenCL e Vulcan) ma che è peraltro più veloce ed efficiente del 40% rispetto all’attuale Adreno 430.