Nonostante sia stato il 2014 l’anno dell’approdo della tecnologia indossabile in maniera possente sul mercato, senza dubbio non si potrà negare che è il 2015 l’anno in cui vi è stato un vero e proprio boom. Stando alle ultime rilevazioni fatte da IDC, alla fine del 2015 saranno circa 76,1 milioni le unità di dispositivi indossabili che verranno vendute, il che vuol dire un +163,6% rispetto all’anno scorso, quando le unità vendute sono state 28,9 milioni.
E’ ovvio che man mano che si andrà avanti negli anni e quindi man mano che sempre maggiori dispositivi indossabili saranno commercializzati dai produttori, il mercato wearable crescerà sempre di più. E’ come una sorta di circolo vizioso: più wearable vengono venduti, più se ne commercializzano l’anno dopo (succede la stessa cosa anche con gli smartphone).
Il mercato wearable toccherà il suo culmine nel 2019, quando le unità vendute si stimano possano essere di circa 173,4 milioni. A contribuire alla crescita del mercato wearable non saranno solo i produttori di dispositivi in se ma anche i chip maker che realizzeranno SoC sempre più piccoli e facili da integrare in ogni indumento. Un esempio concreto di ciò è rappresentato da Intel Curie, il SoC più piccolo al mondo (Intel Curie: il SoC più piccolo al mondo che muoverà i wearable).