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iPad Pro ha debuttato in ritardo rispetto ai piani iniziali?

Johny Srouji iPad Pro

Bloomberg ha pubblicato un’intervista effettuata al “capo chipmaker” di Apple, Johny Srouji, in cui si parla di iPad Pro: quest’ultimo è stato lanciato in ritardo rispetto ai piani iniziali dell’azienda, rischiando di essere rilasciato con un processore quasi meno performante di quello presente in iPhone 6s, che è in realtà un progetto più recente nonostante abbia debuttato sul mercato qualche mese prima rispetto al tablet da 12,9 pollici. 

Stando a quanto dichiarato dall’ingegnere Apple, il piano originale dell’azienda era quello di introdurre l’iPad Pro con il chip Apple A8X, lo stesso utilizzato su iPad Air 2, introdotto nel 2014. Successivi ritardi hanno poi portato il debutto in autunno, in concomitanza con l’iPhone 6s, che era tuttavia già stato ingegnerizzato con un nuovo chip: l’Apple A9.

iPad Pro ha debuttato in ritardo rispetto ai piani iniziali? 

L’iPad Pro sarebbe dunque stato meno potente rispetto ad iPhone 6s, a tal punto che gli ingegneri sono stati costretti ad accelerare i lavori su un nuovo processore della serie “X” dedicato ai tablet, che hanno poi portato il noto Apple A9X che si è dimostrato sicuramente all’altezza delle aspettative.

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Stando a quanto dichiarato da Johny Srouji, una delle tante forze di Apple è la possibilità di progettare “in casa propria”dei processori destinati ai prodotti mobile: si tratta di qualcosa fortemente voluto sin dai tempi del primo iPhone (quando Steve Jobs era ancora al comando) e che ha a tutti gli effetti potuto realizzare il già ritardatario iPad Pro senza che le sue performance potessero essere criticate dalla critica e dagli utenti.

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