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Google, Amazon ed Apple stanno collaborando col garante italiano per la tutela dei consumatori

Google, Amazon ed Apple stanno collaborando col garante italiano per la tutela dei consumatori
Fonte: kaspersky

E’ strabiliante come alcune volte, una semplice parolina che all’apparenza è innocua, possa essere la causa di interventi da parte della autorità garanti. Pensiamo ad esempio ai maggiori store di applicazioni che, in passato, celavano dietro la parola “Gratis” anche quelle applicazioni che in realtà erano fremium, ovvero gratuite all’inizio ma che offrivano possibilità di acquisti in-app.

A tal proposito, l’autorità garante italiano, hanno avviato un procedimento nel 2014 contro Amazon, Google ed Apple, responsabili proprio della questione descritta prima. Invece però di procedere con delle sanzioni economiche, i tre colossi ed il garante italiano si sono accordati per la modifica di alcune regole all’interno dei rispettivi store.

E’ per questo che adesso, tutte le applicazioni che offrono acquisti in-app devono necessariamente riportarlo all’interno della descrizione. Apple ha anche modificato la parola “gratis” con “ottieni” ed ha fatto notare che esistevano già dei metodi per evitare di procedere ad acquisti non voluti all’interno delle app.

Dal canto suo, il garante italiano della Concorrenza si è ritenuta molto felice della conclusione della vicenda. Qui di seguito vi riportiamo proprio le parole rilasciate pubblicamente:

I consumatori possono ora contare su maggiori garanzie rispetto a quelle che sarebbero state raggiunte sanzionando le società coinvolte.

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