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Gli ultrasuoni sostituiranno presto i sensori di prossimità

Ultrasuoni al posto del sensore di prossimità

Gli smartphone, nonostante hanno subito molte evoluzioni sin dal loro esordio, sono composti essenzialmente dallo stesso tipo di hardware. Alcune delle prime novità in questo senso è stata introdotta da Apple con il Touch ID ed il 3D Touch. In futuro, una nuova novità hardware potrebbe essere rappresentata dagli ultrasuoni. Già con il Qualcomm Snapdragon 820 sarebbe possibile utilizzare un sensore di impronte ad ultrasuoni ma tale sensore potrebbe essere utilizzato anche al posto del sensore di prossimità.

Attraverso gli studi della start-up norvegese Elliptic Labs abbiamo scoperto che l’accoppiata di microfono e capsula auricolare insieme con un software specifico è possibile eliminare del tutto il sensore di prossimità, rendendo la superficie superiore dello smartphone più lineare (verrebbe eliminato il piccolo foro nero).

Il principio generale si basa sulla capacità dello speaker dello smartphone di emettere ultrasuoni tra i 23 KHz ed i 35 KHz e sulla capacità del microfono di percepire proprio tali suoni. Fino ad ora, nessun software si occupa di gestire questi dati in quanto inutili per le orecchie degli uomini. Tuttavia, grazie ad una serie di algoritmi, è possibile far capire allo smartphone l’interferenza causata dalle nostre dita o dal nostro viso e quindi utilizzare l’intero meccanismo come il sensore di prossimità.

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