Più utilizziamo un determinato browser web e maggiore sarà la nostra impronta sul web che lasceremo. Questo perché la maggior parte dei browser raccolgono un sacco di dati relativi a noi: dalla cronologia al movimento del mouse, passando per il tempo speso visitando una pagina a quali link clicchiamo. Firefox, da sempre uno dei meno “interessati” a questo genere di dati, ha indicato che dal 2019 bloccherà tutti gli script che tracciano il nostro “movimento online”.
Per aiutare gli utenti a fornire l’esperienza di navigazione web privata che si aspettano e meritano, Firefox bloccherà i cookie e bloccherà l’accesso allo storage da contenuti di tracciamento di terze parti. Lo abbiamo già reso disponibile per i nostri utenti Nightly di Firefox, e avvieremo uno studio sugli scudi per testare l’esperienza con alcuni dei nostri utenti beta a settembre. Miriamo a portare questa protezione a tutti gli utenti in Firefox 65 e continueremo a perfezionare il nostro approccio per fornire la più forte protezione possibile preservando al tempo stesso una user experience senza intoppi.
Se dal punto di vista del consumatore si tratta di un qualcosa di eccezionale, lo è decisamente meno per quanto riguarda coloro che gestiscono siti web e blog. Essi infatti hanno bisogno dei dati raccolti per conoscere cosa interessa maggiormente agli utenti e creare contenuti relativi a tali gusti.
La maggior parte dei siti utilizza strumenti di analisi (come Google Analytics) per determinare quali piattaforme e browser utilizzano i visitatori. Se Firefox blocca questi script per impostazione predefinita, non consentirebbe ai siti di conoscere i gusti degli utenti.
A nostro avviso questo porterà a non poche lamentele e “consigli” sul non utilizzare più Firefox.