Uno dei più grandi obiettivi della tecnologia indossabile e del settore IoT è quello di rendere l’utilizzo della tecnologia alla portata di tutti, anche per coloro sono possessori di handicap. Un esempio molto concreto di questo concetto è rappresentato dal nuovo Dot, uno smartwatch che all’apparenza non ha nulla di diverso da tutte le smartband in commercio in questo momento ma che, alla prima accensione, mostra tutte le sue particolarità.
Come potete vedere dall’immagine, il display di Dot non è un pannello LCD ma uno speciale pannello in grado di riprodurre una serie di puntini e quindi compatibile con il linguaggio Braille. Dot è un wearable progettato principalmente per le persone che non possono avvalersi dell’uso della vista.
Tuttavia, nonostante l’idea sia abbastanza geniale, ci sono delle statistiche legate al linguaggio Braille che segnano la dura strada davanti a se del progetto prima ancora che esso abbia avuto inizio: stando alla National Federation of the Blind americana, solo il 10% delle persone cieche al momento sono in grado di leggere il linguaggio Braille, mentre il Royal National Institute of Blind People del Regno Unito ha stimato che tale cifra, in Europa, è ridotta fino all’1%.
I pre-ordini di Dot partiranno a breve ed il costo di vendita si aggirerà intorno ai 300 dollari. Un prezzo elevato soprattutto perché al momento si tratta di un prodotto unico nel suo genere.