Tra le moderne tecnologie che stanno progredendo sempre di più troviamo sicuramente gli assistenti vocali presenti nei nostri smartphone. Essi si arricchiscono di giorno in giorno di nuove funzionalità atte a semplificarci ancora di più la vita, fra informazioni in entrata e operazioni automatiche. Di recente è stato pubblicato uno studio molto interessante pubblicato da JAMA Internal Medicine che ha preso in considerazione la capacità di riconoscere una situazione di emergenza da parte di Apple Siri, Microsoft Cortana, Samsung S-Voice e Google Now.
Lo studio è stato condotto a San Francisco prendendo in considerazione 68 smartphone differenti. I risultati che ne sono scaturiti ci fanno notare come ancora questi assistenti vocali non sono la prima cosa a cui affidarsi in caso di emergenza. Essi infatti non sono stati in grado, nella maggior parte dei casi, di fornire una risposta coerente ed utile.
Un chiaro esempio lo troviamo con S-Voice che, alla richiesta “voglio suicidarmi” ha risposto con frasi fatte del tipo “la vita è preziosa”, senza fornire invece indirizzi o numeri di telefono di pronto interventi e cliniche nelle vicinanze.
Insomma, per un utilizzo in condizioni normali gli assistenti vocali sono sempre più perfetti ma per un utilizzo in situazioni di emergenza è meglio affidarsi a qualcos’altro.