Nella serata di ieri la BBC ha mandato in onda la sua indagine riferita alle condizioni di lavoro degli operai cinesi che lavorano nelle fabbriche alle quali Apple (come poi tante altre multinazionali) si appoggia per la produzione dei suoi prodotti: il tutto è stato documentato con telecamere nascoste, e le immagini mostrano operai addormentati sul luogo di lavoro per via della troppa stanchezza: la risposta di Apple non è tardata ad arrivare. [divider]
Le promesse fatte da Apple diversi mesi fa per garantire i diritti e le migliori condizioni possibili per gli operai sembrerebbero non essere state mantenute, secondo quanto riportato dalla BBC, spiegando nei maggiori dettagli il tutto:
Ho trovato orari di lavoro troppo duri, carte d’identità prese dai direttori, formazione degli operai non adeguata, e lavoratori minorenni nelle fabbriche di Pegatron. Molti i lavoratori esausti dopo 12 ore di turno all’interno della fabbrica, che faticavano a rimanere svegli; e operai quasi costretti a lavorare per 18 giorni di fila prima di poter ottenere un solo giorno di riposo.
Apple: Ancora pessime condizioni di lavoro per gli operai cinesi?
In risposta all’indagine, Apple si è detta fortemente in disaccordo con la BBC, fornendo subito la seguente dichiarazione:
Siamo l’unica società che si sta fortemente impegnando per garantire condizioni di lavoro eque e sicure per tutti gli operai… Lavoriamo con i nostri fornitori per poter risolvere problemi, e vediamo continuamente dei miglioramenti significativi, anche se sappiamo che c’è ancora tanto lavoro da fare.
Apple ha inoltre dichiarato che riposare qualche minuto durante le pause è una pratica comune degli operai cinesi, e che secondo una loro analisi precisa effettuata su un milione di lavoratori nelle fabbriche Pegatron i lavoratori effettuano in media 55 ore settimanali all’interno delle fabbriche.
Di certo non mancheremo di aggiornarvi riguardo a tale questione, e siamo certi che nei prossimi giorni Apple si citerà nuovamente in merito.