Spotify e la legge “anti rap”: ascoltare queste canzoni ora è illegale | I cantanti preferiti di tuo figlio sono stati messi al bando

Spotifu (Foto di StockSnap da Pixabay) - agemobile.com

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Novità per gli amanti della musica: Spotify adesso impedisce l’ascolto dei brani rap e trap. Addio ai cantanti preferiti dai giovanissimi.

Gli utenti di Spotify si trovano davanti a qualcosa di strano: alcuni brani sembrano svaniti. Niente più ritornelli ossessivi in home, niente più strofe famose in autoplay. Intere playlist sembrano cambiate da un giorno all’altro.

Censura? Problemi di licenze? Cosa sta accadendo nell’app di musica più famosa? L’algoritmo ha cambiato umore?

Chi usa Spotify sa quanto questo possa essere insistente. Ti innamori di un brano? Perfetto, lo troverai in ogni playlist. Ma quando l’amore finisce e vuoi ascoltare altro, l’algoritmo continua a riproportelo come un ex troppo appiccicoso.

Ma cosa c’entrano i brani rap o trap? Perché dovrebbe avercela con loro in maniera particolare? Scopriamo cosa sta succedendo.

Spotify: la legge anti rap?

Forse è proprio per questo che qualcosa è cambiato: una maggiore varietà nei suggerimenti. Un’aria nuova. Ma è davvero possibile che una piattaforma che vive di musica popolare scelga di limitare l’accesso ai suoi nomi di punta?

In realtà, dietro tutto questo mistero c’è una nuova funzione chiamata “Snooze”, che Spotify sta testando con gli utenti Premium, come fa sapere hdblog.it. Il nome dice già molto: ti permette di mettere in pausa un brano dai suggerimenti dell’app. Ma per quanto tempo? E perché?

Ascoltare musica (foto di cottonbro studio da pexels) - agemobile.com
Ascoltare musica (foto di cottonbro studio da pexels) – agemobile.com

Tutte le novità

Non è una censura, né un blocco. Il brano sarà accantonato per 30 giorni, senza eliminarlo definitivamente. Da quel momento, quel pezzo sparisce da tutte le raccomandazioni personalizzate per un mese, dandoti respiro dai tormentoni che ti ritrovi ovunque. Dopo 30 giorni, il brano può riapparire.  È una funzione pensata per chi ama un brano, ma non al punto da volerlo sentire tre volte al giorno.

Ma lo Snooze è solo una delle novità del rinnovamento in corso su Spotify, sempre stando a quanto racconta il sito citato. L’app sta migliorando l’esperienza utente sotto molti aspetti: più comandi nella gestione delle playlist, coda semplificata, nuovi strumenti per creare e condividere, e anche la possibilità di trasformare i “brani piaciuti” in playlist dinamiche. Tutto più fluido, soprattutto da mobile. Spotify resta la piattaforma preferita dai più giovani, specie per chi ascolta rap, trap e pop. Ma adesso, con funzioni come lo Snooze, anche chi ha gusti più vari o si stanca in fretta dei tormentoni può trovare una nuova libertà di ascolto. Perché a volte prendersi una pausa fa bene. In tutti i campi.