Nonostante un leggero trend in negativo del fatturato in questo primo trimestre dell’anno, da ricercare soprattutto al periodo solitamente di stasi per quanto riguarda la richiesta di chip da parte dei produttori dopo i ricchi approvvigionamenti di fine anno, l’attuale leader del settore nela realizzazione di SoC per il mercato mobile non ha motivo di essere preoccupato, considerato che le vendite Qualcomm hanno comunque prodotto ricavi al netto di quasi 2 miliardi di dollari.
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Vendite Qualcomm nel dettaglio
Nella fattispecie, le vendite Qualcomm, hanno portato ad un fatturato totale di 6.37 miliardi di dollari, superiore del 4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, ma allo stesso tempo inferiore dello stesso 4% rispetto all’ultimo trimestre record del 2013.
C’è ben poco da dire, i risultati delle vendite Qualcomm sono ben più che incoraggianti, trovando motivazione soprattutto dalla notevole richiesta di chipset 3G/LTE, nonché alla compravendita di alcuni diritti sui brevetti risultati particolarmente fruttuosi.
D’altro canto i numeri non lasciano dubbi e, infatti, le vendite Qualcomm avvenute tra Gennaio e fine Marzo dell’anno in corso hanno toccato i 188 milioni di chip MSM (acronimo di Mobile Station Modem), che è sì il 12% in meno dell’ultimo trimestre del 2013, ma resta comunque un risultato decisamente soddisfacente per l’azienda.
Soddisfazione, infatti, è stata espressa direttamente dal nuovo CEO, Steve Mollenkopf, che si trova adesso a capeggiare un’azienda che da diversi anni è in continua crescita, segnando numeri da record in questo settore. Queste le sue parole:
…”Continueremo a registrare una domanda sempre crescente per i nostri chipset grazie anche ad un forte incremento delle vendite di smartphone 3G/4G in tutto il mondo”…
I risultati ottenuti dalle vendite Qualcomm sono ancora più da apprezzare considerando il fatto che la concorrenza non manca, infatti MediaTek e Intel hanno tutte le carte in regola per poter mettere i bastoni tra le ruote alla supremazia della società californiana.
Nonostante questo, Qualcomm, a quanto pare, riesce a districarsi più che bene e continua il suo lavoro e, adesso, non ci resta che attendere il debutto dei chip octa core a 64 bit e vedere la risposta delle aziende rivali e dei produttori di dispositivi mobili per capire meglio quale sarà il futuro dell’azienda.