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Taglio alle tariffe di terminazione: WIND non ci sta

In seguito alla decisione dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) di tagliare le tariffe di terminazione (qui trovate maggiori dettagli), WIND diffonde una nota stampa con la quale contesta apertamente il provvedimento, spiegando qual è la propria posizione al riguardo.

WIND

Roma - La decisione adottata sulla terminazione mobile non è un buon segnale per l’Italia perché non coerente con l’obiettivo di varare misure utili ad attrarre capitali e finanziamenti privati, soprattutto esteri.

Le nuove misure condizionano il finanziamento di progetti di sviluppo infrastrutturale nelle tlc in grado di fornire una spinta propulsiva, tanto auspicata, all’economia italiana. Il rapido taglio delle tariffe di terminazione determina, in particolare, il rallentamento del programma di crescita dell’Agenda digitale in termini così come l’indebolimento di operatori competitivi come Wind, unica azienda di tlc in crescita.

L'impatto sui flussi di cassa del settore nell'arco di tempo considerato (2012/2013) è nell' ordine di centinaia di milioni di euro e, quindi, tale da incidere sulla redditività degli investimenti fatti e tale da condizionare negativamente quelli ancora da realizzare per la costruzione della nuova rete mobile a banda ultra larga. La ricerca di un "primato europeo" ha fatto premio su aspetti sostanziali legati al buon funzionamento del settore senza opporre alla Commissione Europea le tante "specificità " positive che il settore mobile italiano e' in grado, oggettivamente, di offrire.

In questo contesto Wind valuterà, pertanto, tutte le misure, eventualmente anche drastiche, necessarie a garantire il mantenimento della sua posizione di mercato ed a tutelare il valore per gli azionisti. Allo stesso tempo Wind chiede, in coerenza con i recenti pronunciamenti della UE, una rapida e sensibile riduzione delle tariffe di accesso alla rete in rame.

Fonte: Press Release

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In seguito alla decisione dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) di tagliare le tariffe di terminazione (qui trovate maggiori dettagli), WIND diffonde una nota stampa con la quale contesta apertamente il provvedimento, spiegando qual è la propria posizione al riguardo.

WIND

Roma – La decisione adottata sulla terminazione mobile non è un buon segnale per l’Italia perché non coerente con l’obiettivo di varare misure utili ad attrarre capitali e finanziamenti privati, soprattutto esteri.

Le nuove misure condizionano il finanziamento di progetti di sviluppo infrastrutturale nelle tlc in grado di fornire una spinta propulsiva, tanto auspicata, all’economia italiana. Il rapido taglio delle tariffe di terminazione determina, in particolare, il rallentamento del programma di crescita dell’Agenda digitale in termini così come l’indebolimento di operatori competitivi come Wind, unica azienda di tlc in crescita.

L’impatto sui flussi di cassa del settore nell’arco di tempo considerato (2012/2013) è nell’ ordine di centinaia di milioni di euro e, quindi, tale da incidere sulla redditività degli investimenti fatti e tale da condizionare negativamente quelli ancora da realizzare per la costruzione della nuova rete mobile a banda ultra larga. La ricerca di un “primato europeo” ha fatto premio su aspetti sostanziali legati al buon funzionamento del settore senza opporre alla Commissione Europea le tante “specificità ” positive che il settore mobile italiano e’ in grado, oggettivamente, di offrire.

In questo contesto Wind valuterà, pertanto, tutte le misure, eventualmente anche drastiche, necessarie a garantire il mantenimento della sua posizione di mercato ed a tutelare il valore per gli azionisti. Allo stesso tempo Wind chiede, in coerenza con i recenti pronunciamenti della UE, una rapida e sensibile riduzione delle tariffe di accesso alla rete in rame.

Fonte: Press Release

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