Il problema dell’autonomia è da sempre stato al centro di discussioni e delusioni da parte degli utenti. Anche nel 2016, il meglio che possiamo avere è uno smartphone con un’autonomia di due giorni pieni. Di tecnologie atte a risolvere questo problema allungando l’autonomia degli smartphone ne abbiamo viste tante, come ad esempio quelle composte da litio ed ossigeno (Le batterie composte da Litio ed ossigeno hanno una capacità 5 volte superiore rispetto alle attuali batterie). Quest’oggi vi parliamo di una tecnologia un po’ più rivoluzionaria che non solo aumenterà l’autonomia degli smartphone e di tutti gli altri prodotti elettronici ma avrà anche un impatto ambientale pari a zero.
Stiamo parlando delle celle a combustibile sviluppate da Intelligent Energy, il cui sviluppo per gli smartphone sarebbe stato già commissionato da un misterioso produttore che avrebbe investito circa 5.25 milioni di sterline (circa 6.8 milioni di Euro). I vantaggi in termini di autonomia potrebbero tradursi in 7 giorni di uso continuativo. Nonostante la tecnologia sia già abbastanza collaudata (si veda i progetti sperimentali fatti dall’azienda insieme a Boing), il problema sta nella miniaturizzazione delle componenti.
Le previsioni fatte da Intelligent Energy indicano la commercializzazione del primo smartphone basato sulle celle a combustibile entro i prossimi 2 anni. Questo ovviamente nel caso in cui non vi siano problemi nelle progettazioni e nello sviluppo.