La fine della prima legge di Moore è vicina e, successivamente, dovrà essere trovata un’altra strada per la produzione di chip sempre più potenti. Per chi non lo sapesse, la prima legge di Moore recita: “Le prestazioni dei processori, e il numero di transistor ad esso relativo, raddoppiano ogni 18 mesi“. La grandezza dei transistor viene misurata in nm (nanometri).
Attualmente, sia Intel che Samsung stanno producendo con successo dei chip basati su un processo produttivo a 14 nm (Samsung pronta ad iniziare la produzione di chip a 14 nm FinFET) (Intel Core M: nuove informazioni). Raddoppiando in media ogni 18 mesi, il prossimo step evolutivo saranno i 10 nm e poi successivamente i 7 nanometri. Dopo di che, le cose si faranno molto difficili ma non per samsung a quanto pare.
Secondo uno dei dirigenti del produttore coreano, “non ci sono particolari problemi fino ai 5 nm“. I fondi investiti nella ricerca e sviluppo di macchinari adatti ad un tale processo produttivo sono stati già finanziati ma sembra che il limite massimo non sarà neanche raggiunto con quello step.
Sembra infatti che Samsung abbia tracciato una sorta di roadmap che prevede, fra circa un lustro, l’inizio della produzione di chip a 3,25 nm. Sia Intel che IBM sostengono comunque che il limite fisico saranno i 5 nm, per cui non sappiamo come farà Samsung a riuscirci. Il tempo per saperne di più ce lo abbiamo eccome, dato che passeranno ancora molti anni prima di arrivarci.