Prosegue senza esclusione di colpi quella che può essere a tutti gli effetti definita “guerra dei brevetti”. Questa volta è il turno di Samsung che, dopo aver subito i provvedimenti restrittivi relativi alla vendita del Galaxy Tab in Germania, ha aperto un nuovo capitolo giudiziario contro Apple nei Paesi Bassi.
Samsung ha chiarito che la nuova azione giudiziaria nei confronti di Apple ha ad oggetto “in particolar modo, ma non esclusivamente, i più recenti prodotti Apple, comprendenti iPhone 3G, iPhone 4, iPhone 1 e iPhone 2 (riferimento ad iPad 1 e iPad 2 ? ndr.)”. L’oggetto del contendere riguarderebbe in particolar modo tre brevetti e, più nello specifico, riportando testualmente le informazioni del sito Webwereld, i seguenti:
European Patent (EP) 1114528 Samsung “the device for controlling a demultiplexer and a multiplexer for the matching of data rates (rate matching) in a mobile communication system, so the data according to the 3G standard wireless can be established between a mobile station, such as a mobile or tablet, and a base station. ”
EP 1478136 provides a method for controlling the speed of the uplink from mobile to base station, through which great strides to increase or decrease, which improves throughput.
EP 1097516 is for the data signal from a 3G device. And EP 1188269 relates to finally TFCI (Transport Format Combination Indicator) field that informs receiver on the data rate of the data that is transmitted by a mobile or tablet.
Le richieste di Samsung riguardano il ban dei prodotti Apple nel territorio dei Paesi Bassi e si estenderebbe ad altre cinque aziende coinvolte nella distribuzione dei prodotti Apple. A tale misura si aggiungerebbe poi la richiesta di risarcimento del danno pari a 1 milione di euro in caso di violazione del divieto di commercializzazione e importazione dei prodotti “incriminati”.
Sul caso si pronuncerà la corte interpellata nei Paesi Bassi lunedì prossimo. Samsung sembra intenzionata ad intraprendere analoghe inziative giudiziarie nei confronti di Apple anche negli Stati Uniti, Inghilterra, Germania, Francia, Giappone e Sud-Corea. Il “conflitto” assume sempre più proporzioni “mondiali”.