I ricercatori europei hanno sviluppato un metodo di produzione, simile a quello per la produzione dei giornali, per produrre un alto numero di display flessibili da utilizzare in svariati campi.
Display ultra sottili ed ad alta efficienza di energia, che usano composti organici per emettere luce e che sono agitati fino all’eccitazione, sono utilizzati da tempo nell’industria dell’elettronica di consumo.
La tecnologia OLED, già utilizzata commercialmente soprattutto per la creazione di schermi televisivi, supera di gran lunga la qualità e il risparmio energetico offerto da tecnologie come LCD e le TV al plasma. Gli OLED, però, possono essere utilizzati anche in altri settori, dal campo della carta elettronica fino all’abbigliamento.
L’utilizzo degli schermi OLED è strettamente correlato al costo di fabbricazione: ciò ha spinto diversi gruppi di ricerca alla creazione di una metodica di produzione capace di mantenere bassi i costi di tali schermi.
Il progetto di uno staff finanziato dall’UE sta attirando l’interesse delle industrie tecnologiche.
Se i vecchi OLED sono sviluppati tramite l’utilizzo di una lastra di vetro, i nuovi “Rolled” OLED sono sviluppati grazie all’ausilio di lamine di protezione flessibile mediante una tecnica denominata “roll-to-roll” che permette la produzione di pannelli a basso costo in un’unica “tiratura”.
Gli sviluppatori hanno creato nano particelle “stampabili” di ossido di Indio e Stagno (ITO) che costituiscono l’anodo e hanno sviluppato anche un nuovo catodo metallico contenente un sottile strato di composto organico per l’emissione della luce. I composti organici possono, tramite passaggio di corrente tra i due elettrodi (anodo e catodo), emettere luce che, a seconda dell’applicazione, può creare un’immagine TV ad alto contrasto oppure un semplice segno colorato. Ogni singolo foglio OLED misura un quinto di millimetro di spessore!
I nuovi schermi porteranno sicuramente una notevole rivoluzione in diversi campi industriali e ciò potrebbe anche influire sull’industria della telefonia, permettendo agli sviluppatori di creare nuovi dispositivi mobili capaci di usufruire appieno di questa tecnologia.
Con uno schermo flessibile, infatti, si potrebbere risolvere di molto il problema delle dimensioni dei cellulari offrendo ampi display capaci poi di essere ridotti in piccole dimensioni e facilmente trasportabili.
Fonte: Symbian-freak, Physorg e IntoMobile