Certo, le dimensioni ridotte sono un limite fisico, ma spesso accade anche che un limite sia posto da software che ci lasciano un po’ l’amaro in bocca, facendoci rimpiangere di non essere davanti al nostro personal computer o al nostro notebook.
Quello che ci accingiamo a recensire è il tentativo della software house Conduits di elevare i PDA a qualcosa di più di semplici agende o mere ombre sbiadite dei computer casalinghi: vi presentiamo Pocket Artist 3.2!
Windows Mobile non possiede nativamente utility di modifica/creazione immagini, e questo potrebbe essere dovuto all’idea ragionevole che un palmare non sia lo strumento ideale per il foto ritocco (in primis per le dimensioni ridotte dello schermo).
A sostegno di questa posizione, poche software house hanno realizzato prodotti dedicati a questo genere di impiego.
Così, abbiamo a disposizione molti visualizzatori di immagini tuttofare, ma poche possibilità di migliorare una foto scattata in vacanza senza dover portare con noi un computer.
In questo panorama si inserisce Pocket Artist, applicativo con ormai qualche anno alle spalle, ma che rimane uno dei pochissimi esponenti del suo genere e forse l’unico a tutt’oggi a trarre pieno vantaggio dei più evoluti schermi VGA.
Caratteristiche:
- Categoria: grafica
- Memoria minima richiesta: 4 MB su PC, 2 MB sul palmare
- Sistema operativo richiesto: Pocket PC 2000, Handheld 2000, Pocket PC 2002, Windows Mobile 2003/SE, Windows Mobile 5.0
- Lingue supportate: Inglese
- Schermi e risoluzioni supportate: QVGA, VGA e precedenti
- Versione recensita: 3.2
- Disponibilità di aggiornamenti gratuiti: fino alla 3.x
- Licenza: commerciale
- Prezzo: 34,47 €
- Link per il download: link
Presentazione:
Come già accennato, Pocket Artist è un software di editazione immagini e fotoritocco.
Il programma offre tuttavia qualcosa in più della possibilità di modificare il contrasto di uno scatto o rimuovere l’effetto "occhi rossi", fornendo una grande quantità di strumenti che siamo abituati a vedere solo su software ben più massicci per PC.
L’ultima versione disponibile di Pocket Artist, a cui questa recensione fa riferimento, è la 3.2 (testata su un palmare dotato di Windows Mobile 2003/SE).
Benché il numero di miglioramenti apportati rispetto alla precedente versione sia esiguo, questa release porta finalmente il software al pieno supporto di Windows Mobile 5.0.
L’unica altra modifica che ci segnala il sito del produttore è l’aggiunta del supporto dei file immagine TGA.
Per chi fosse invece in possesso della precedente versione di Pocket Artist (la 2.x), il numero di miglioramenti apportati è davvero cospicuo; per il lungo elenco di tutte le novità vi rimandiamo al link dedicato nel sito del produttore.
Facciamo notare che, poiché l’applicazione è davvero molto vasta e dotata di numerose funzioni, si farà ampio riferimento al sito del produttore, ed in particolare alla guida in linea (a questo indirizzo) alla quale rimandiamo per ogni dettaglio specifico.
Installazione:
L’installazione del software è affidata ad un installer precompilato che con pochi passaggi permette di trasferire il software al palmare tramite sincronizzazione con ActiveSync.
L’installazione non è proprio istantanea: il software richiede infatti circa 2 MB di spazio sul dispositivo, anche se ci aspetteremmo ben altre cifre da un programma che ambisce a una posizione paritaria con i più famosi applicativi di fotoritocco.
Lanciando il programma appena installato, si apre una finestra nella quale ci viene data la possibilità di registrare la nostra copia autorizzata di Pocket Artist o procedere con una versione di prova di 30 giorni.
Una volta effettuata la registrazione occorre riavviare il programma, dopodiché possiamo iniziare a lavorare.
L’avvio del software richiede qualche secondo e, una volta terminato il caricamento, ci si trova subito di fronte a un foglio bianco con dimensioni standard pari alla porzione di spazio visibile sullo schermo (ovvero quello non occupato dalle toolbar o dalla barra di avvio di Windows Mobile).
Il primo impatto è tutt’altro che disarmante: Pocket Artist si presenta come un comunissimo editor di immagini (l’impostazione ricorda vagamente le prime versioni di PaintShop Pro, a parte la barra degli strumenti posizionata in basso).
Alla prima apertura, l’unico elemento visibile sullo schermo è la toolbar degli strumenti, composta da icone con i rispettivi elementi, e dal pulsante nell’angolo in basso a sinistra con scritto "Menu", dal quale è possibile accedere praticamente a tutte le funzioni del software.
Il colpo d’occhio ci suggerisce un’interfaccia intuitiva per quanto riguarda gli strumenti della toolbar, ma basta aprire il menù per ritrovarsi di fronte ad un gran numero di funzionalità e opzioni davvero inconsueto per un software per Windows Mobile!
Benché inizialmente ci si possa sentire spaesati, dobbiamo ricordare che Pocket Artist non è solo un software di disegno di base, e dunque una grande quantità di funzioni non potrà che farci comodo una volta che avremo preso la mano con l’utilizzo.
Navigazione dei menù:
Dal menù principale si accede a numerose sottosezioni che cerchiamo di illustrare brevemente qui di seguito (parleremo dell’utilizzo nella sezione successiva):
- Image: l’equivalente del menù "File" nella maggior parte dei programmi. Consente principalmente l’apertura, il salvataggio e la chiusura di un’immagine, ma ha numerose altre funzioni. Permette ad esempio, attraverso il sottomenù "Tools", di creare animazioni GIF, catturare screenshots del palmare, o aprire una coda di immagini da processare secondo un algoritmo prefissato;
- Edit: permette di operare le comuni azioni di copia/taglia/incolla, ma anche di ruotare le immagini, cambiare le impostazioni del software, e utilizzare le operazioni di annulla/ripristina;
- View: permette di regolare lo zoom dell’immagine e di scegliere quali elementi visualizzare nella finestra attiva (ad esempio ulteriori barre degli strumenti, la griglia, i righelli, ecc…);
- Adjust: contiene tutti gli strumenti necessari alla modifica delle immagini. Da qui si possono cambiare il contrasto/luminosità, le curve di colore, la saturazione, si possono ritagliare o ridimensionare le immagini, ecc…;
- Select: è la sezione dedicata alle selezioni di ritaglio. Non ci sono le quantità di opzioni presenti nei comuni editor per PC, ma si possono comunque invertire le selezioni, espanderne/contrarne i bordi, ecc…;
- Filter: l’ultima sezione è dedicata ai filtri, ovvero a tutti quei processi che modificano l’aspetto complessivo dell’immagine con effetti personalizzabili. Ne troviamo un buon numero, ma li esamineremo più da vicino in seguito.
Come abbiamo detto, al menù delle impostazioni si può accedere tramite il sottomenù "Edit".
Da qui possiamo regolare alcune delle più importanti caratteristiche del programma, tra cui: l’antialias dell’input, l’arrotondamento delle curve disegnate a mano libera, le funzioni dei pulsanti hardware, e la gestione della memoria.
Quest’ultima caratteristica merita qualche parola in più, in quanto è uno dei rari casi in cui un software per Pocket PC lascia all’utente la possibilità di scegliere fra diverse modalità di gestione della memoria.
Tramite il "Virtual Memory Swapfiles Engine" (funzione così definita da Conduits) è infatti possibile scegliere non solo la quantità di RAM da allocare per l’esecuzione del programma, ma anche decidere se riservare altro spazio su una scheda di memoria o sulla ROM, da utilizzare per una sorta di "file di paging" chiamato "scratch file".
Con questo sistema, afferma la casa produttrice, Pocket Artist è in grado di gestire e manipolare immagini a qualsiasi risoluzione in modo da aggirare i limiti di capacità della RAM installata nei dispositivi palmari.
Analizzare nel dettaglio ogni singola voce dei menù richiederebbe davvero molto spazio.
Per questa ragione, chi fosse interessato a conoscere tutti i parametri impostabili nel software può consultare la documentazione in linea presente sul sito del produttore.
In generale, la struttura dei menù è comunque di facile comprensione, e dopo un po’ di pratica le numerose funzioni di Pocket Artist dovrebbero risultare agevolmente raggiungibili per tutti.
Utilizzo del software:
Dopo aver curiosato tra le numerose finestre di opzioni e aver constatato l’effettiva disponibilità di numerose funzioni, testiamo finalmente il comportamento di Pocket Artist 3 "su strada".
Utilizzare la toolbar principale risulta un gioco da ragazzi.
Gli strumenti a disposizione sono davvero molti: si va dal semplice pennello all’aerografo, dal vasetto di riempimento al deformatore in tempo reale, dal "lazo" agli strumenti poligonali.
Sono presenti quasi tutti gli elementi che siamo abituati a trovare su un software per PC, e ce n’è davvero per tutti i gusti!
Gli strumenti vengono raggruppati per attinenza in 5 pulsanti della toolbar, e per accedere a uno strumento diverso bisogna semplicemente tappare con lo stilo sull’icona designata.
Impostando dal menù "View" la visualizzazione della barra "tool options", si ha accesso anche alle particolari opzioni di ogni strumento, in generale consistenti nella modalità di sovrapposizione su schermo (normale, luce soffusa, luce intensa, canale alfa, differenza, ecc…) e sull’opacità (in percentuale).
Vediamo alcuni dei principali tool all’opera:
Cominciamo con il classico pennello.
Accanto all’icona (attiva di default all’apertura del software) è presente l’indicatore di dimensione e trama dello strumento.
Tenendo premuto lo stilo su tale icona si accede ad una piccola finestra nella quale si può scegliere il set di trame da utilizzare, mentre con un singolo tap si possono direttamente definire la trama e la grandezza del tratto.
Questo tipo di impostazione vale sia per il pennello che per tutti gli altri strumenti, come anche per la gestione della tavolozza: tappando infatti sul colore attivo si apre un’ulteriore toolbar con una piccola mappa cromatica dove è possibile scegliere il colore in primo piano.
Nella barra di opzioni dello strumento in uso (in questo caso il pennello) compaiono l’opzione "sketch" per scurire i tratti già disegnati passandoci nuovamente sopra con il pennello, e la finestra di "blending", con la quale si può impostare una diversa modalità di sovrapposizione con lo sfondo e l’opacità del tratto.
Già fermandoci qui possiamo apprezzare come il lavoro fatto dagli sviluppatori ci restituisca uno software il più completo possibile.
Fortunatamente la medesima cura è stata dedicata a ogni singolo strumento che Pocket Artist ci fornisce.
Anche l’airbrush funziona in maniera molto simile al pennello, con la differenza che possiamo selezionare l’operazione "spatter" che serve a rendere il tratto più uniforme e può creare effetti particolari.
Diamo ora un’occhiata ad un elemento che di solito nei software di grafica "standard" non compare come strumento ma come proprietà dei riempimenti: il gradiente.
In Pocket Artist infatti per riempire una superficie uniforme di sfumature con gradienti di colore si utilizza questo tool dedicato.
Anche in questo caso è presente un’insieme consistente di opzioni (oltre alle modalità di blending e all’opacità), che vanno dalla forma del gradiente (lineare, circolare, a barra, quadrato, e radiale) alla scelta tra numerosi set di sfumature preimpostate (in alternativa si può utilizzare la tavolozza dei colori per gradazioni personalizzate).
Per applicare l’effetto è sufficiente portarci nel punto in cui ne vogliamo l’origine, tenere premuto lo stilo e tracciare una linea con l’orientazione che vogliamo dare al gradiente: il gioco è fatto!
Un altro strumento degno di particolare attenzione è "smudge" (o "macchia"), che permette di sfumare o deformare le immagini a seconda della pressione applicata.
Con Pocket Artist quindi non è impossibile pensare di realizzare veramente qualche "piccola opera d’arte", ma certamente le limitazioni legate alle dimensioni di un dispositivo portatile permangono.
Vediamo allora un’applicazione nella quale il software potrebbe veramente fare la differenza: l’editing fotografico; proviamo ad aprire una foto ed a sbizzarrirci.
Trovare l’immagine che ci serve risulta un’operazione rapida grazie all’organizzazione del browser su due finestre, con un diagramma ad albero delle cartelle ed il pannello delle anteprime di dimensioni regolabili.
Nel caso non ci interessino le anteprime, è sempre possibile scorrere le immagini con una finestra ad elenco.
Una volta caricata l’immagine, il livello d’ingrandimento viene scelto in modo da adattare l’immagine alla finestra.
Lo zoom può essere comunque sempre manipolato attraverso il menù "View", o in alternativa tramite lo strumento "lente" della toolbar.
Grazie allo strumento "Dodge / Burn" è possibile scurire o schiarire porzioni di immagine scegliendo sia la zona di livello su cui agire (ombre, mezzi toni, luci) sia l’esposizione (ovvero l’intensità dell’effetto).
Sono ovviamente presenti anche gli strumenti per ritagliare selezioni dell’immagine (il famoso "lazo" o la bacchetta magica, ad esempio), e quelli per inserire forme e testi.
Per concludere, passiamo in rassegna qualche caratteristica più avanzata di editing fotografico.
Molto apprezzabile è il completo e versatile supporto degli livelli multipli, funzione accessibile tramite la toolbar "Layers".
Premendo sopra l’icona con le due frecce blu, l’intera finestra attiva viene sfruttata per visualizzare i vari livelli dell’immagine.
Ad ogni livello è possibile associare un nome, impostarne la visibilità e l’effetto di sovrapposizione con relativa opacità.
Tramite la freccetta nera nell’angolo destro della toolbar si accede poi a tutte le operazioni che si possono effettuare sui livelli, come crearne di nuovi, duplicarne o rimuoverne degli esistenti, oppure creare ed associare una maschera.
Tramite il menù "Adjust", di cui abbiamo già discusso nella sezione precedente, è poi possibile accedere ad un ampia varietà di settaggi, la maggior parte dei quali del tutto personalizzabili.
Alcuni esempi possono essere la gestione dei livelli (che permette di regolare la luminosità di ombre, mezzi toni e luci), le curve di colore (con le quali si può intervenire graficamente su tutti e tre i canali RGB, o su ogni singolo canale), e la regolazione di tonalità e saturazione.
Concludiamo qui l’analisi degli strumenti offerti da Pocket Artist 3, anche se ci sarebbe ancora molto altro da dire.
Rischieremmo infatti di ripetere cose già ampiamente documentate sul manuale del software di libera consultazione online a cui abbiamo più volte fatto riferimento; ciò che invece è importante è riuscire a rendere l’idea dello spessore e delle potenzialità di questa applicazione.
Chiudiamo pertanto questa sezione con altri screenshots che rappresentano alcuni effetti applicabili ad un’immagine attraverso il menù "filters".
Immagine di dx: applicazioni di alcuni filtri disponibili
Punti da migliorare:
Pocket Artist ci ha restituito un’impressione globale di vastità e funzionalità, ma non possiamo negare di aver riscontrato qualche problema.
Nulla di grave comunque, si tratta per lo più di piccoli bug e dimenticanze:
- la finestra con la visualizzazione ad albero delle cartelle rimane a risoluzione QVGA anche su dispositivi con risoluzione VGA;
- benché sia possibile attivare un’opzione che controlla in anticipo se qualche operazione effettuata potrebbe non avere successo a causa di memoria insufficiente, è capitato a volte che il software si bloccasse o si chiudesse spontaneamente proprio per questo motivo;
- in un’occasione, durante i test, il software si è "dimenticato" il codice di registrazione, riportandosi allo stato successivo alla prima installazione. Reinserendo il codice di licenza tutto si è sistemato ed il problema non è più riemerso;
- sebbene il software supporti la visualizzazione landscape, alcune finestre non vengono adattate alla diversa altezza dello schermo, e quindi alcuni elementi risultano inutilizzabili in questa modalità.
Ci permettiamo ora di suggerire i punti che, a nostro avviso, richiederebbero maggiore attenzione per le future versioni del programma:
- la finestra di apertura file dovrebbe essere strutturata in maniera più dinamica, dando la possibilità all’utente di scegliere se dedicare più o meno spazio alla schermata con le anteprime e permettendo di selezionare una modalità di visualizzazione delle immagini di tipo "dettagli";
- la funzione di zoom non è personalizzabile, ovvero gli ingrandimenti a cui si può accedere sono preimpostati (per fare un esempio, si può ingrandire un’immagine al 50% o al 100%, ma non al 75% o a uno qualsiasi dei valori intermedi);
- alcune funzioni sono organizzate nei menù in maniera inusuale rispetto agli analoghi software per PC;
- benché gli sviluppatori sostengano che grazie alla gestione dinamica della memoria e del file di swap si possano aprire e modificare immagini di qualsiasi risoluzione, questo è vero solo teoricamente.
Infatti, per foto da 2 megapixel in su, il programma restituisce spesso errori di memoria insufficiente.
Anche quando questo non accade, la lentezza dei trasferimenti continui sui file di swap in memory card rende operazioni comuni anche molto lunghe; - il numero dei filtri e la loro possibilità di personalizzazione potrebbero essere ampliati;
- molti effetti non sono del tutto controllabili.
Un esempio significativo: la modifica dei livelli prevede che si facciano scorrere degli indicatori sul grafico dei livelli per modificarne l’indice di deviazione, ma non è possibile selezionare manualmente un valore numerico preciso per tale deviazione; - la funzione di creazione di GIF animate c’è, ma è molto limitata;
- la funzione di "batch processing" delle immagini è eccessivamente contorta e richiede del tempo e un po’ di prove per poterla utilizzare efficientemente.
Scheda Riassuntiva:
Punti a favore
- un editor fotografico ampio e funzionale in tasca!
- numerose funzioni
- pieno supporto degli schermi VGA
- disponibile per molte piattaforme (tutte le edizioni di WM ed i s.o. precedenti)
- unico nel suo genere
Punti a sfavore
- alcune funzioni sono poco controllabili/personalizzabili
- non si riescono a gestire adeguatamente le immagini di grandi dimensioni
- qualche bug e imperfezioni varie
Giudizio complessivo:
Per emettere un giudizio bisogna tenere bene in mente una cosa: Pocket Artist è un software unico nel suo genere, e come tale attualmente non ha concorrenti nel settore.
Inoltre, stiamo parlando di un’applicazione che punta molto in alto, e non disattende di molto le sue ambizioni.
Pocket Artist riesce infatti ad integrare in un unica soluzione per dispositivi palmari un software di disegno avanzato, un editor fotografico completo e funzionale, ed un tool per creare screenshots e GIF animate.
Con tutte queste possibilità risulta fin troppo facile dimenticarsi che siamo di fronte ad un software di soli 2 MB, ed è forse anche eccessivo chiedere tutto quello che abbiamo visto nella sezione precedente.
Considerato però quanto Conduits è riuscita a realizzare fino a questa versione 3.2, non possiamo che sperare che prosegua su questa strada risolvendo ogni piccolo bug e, perché no, ampliando ulteriormente questo "piccolo-grande" programma di grafica.