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Recensione: Apple iPad

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Immagine Nokia E65Scheda Tecnica - Nokia E65
Smartphone
Symbain OS 9.1, s60 3a edizione

Categoria:

  • Smartphone

Sistema Operativo:

  • Symbian OS 9.1, s60 3a edizione

Funzionalità telefoniche:

  • EGSM 850/900/1800/1900 MHz
  • UMTS 2100 MHz (solo dati)
  • SAR (Specific Absorption Rate): 0,74 W/kg

Display e tastiera:

  • Antiriflesso a matrice attiva (TFT) da 2,8", 240x320 pixel, 16 milioni di colori

Processore e memoria:

  • TI OMAP 1710 ARM-926, 220MHz
  • ROM 50MB
  • Espandibilità tramite microSD, da 256MB inclusa

Fotocamera integrata:

  • 2MPX, 1600x1200 pixel
  • Video a 352x288 pixel

Connettività:

  • Wi-Fi 802.11b/g
  • Bluetooth 1.2
  • Infrarossi fino a 115 kbps
  • USB

Funzioni aggiuntive:

  • Chiamate VoIP via Wi-Fi
  • Tasti One Touch per attivazione/disattivazione volume, rubrica e chiamate in conferenza

Batteria:

  • BL-5F da 1000mAh
  • Autonomia in conversazione GMS fino a 3-6 ore, UMTS fino a 1,8-2,5 ore
  • Autonomia in standby GSM fino a 7-11 giorni, UMTS fino a 8-14 giorni
  • Autonomia in modalità GSM/UMTS e WLAN fino a 4-5 ore
  • Autonomia VoIP fino 2,2-3 ore

Dimensioni e peso:

  • 105 x 49 x 15,5 mm
  • 115 grammi

Link:
www.nokia.it

Immagini:

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Sistema Operativo: 
Tipologia: 
Produttori: 

ipad logo Dopo aver analizzato come l’ iPad cerca di dare uno scossone al mercato dei tablet, proponendosi come qualcosa di “nuovo”, ed avervi raccontato il nostro day one, esaminiamo insieme uno dispositivi mobili più attesi e chiacchierati del 2010 nella nostra approfondita recensione.

Come spesso avviene con i prodotti Apple, l’iPad è stato in grado sin dal suo annuncio avvenuto a Gennaio 2010, di creare opposte fazioni di sostenitori e detrattori. C’è chi ha visto nell’iPad il primo segnale di una piccola rivoluzione del settore dei dispositivi mobili, chi invece lo ha ritenuto un oggetto sostanzialmente “inutile” inadattto a trovare una sua identità perchè troppo “ibrido”: non un netbook, non uno smartphone, ma un semplice “iPhone gigante”, una sorta di giocattolo tecnologico per utenti “ammalati” di tecnologia.

Collocare l’iPad in una categoria di prodotto in effetti è cosa un po’ più complessa del normale. La categoria più affine è quella dei tablet, sebbene la vecchia ricetta dei tablet, categoria di prodotto ormai esistente da diversi anni, è stata rivista da Apple a partire dall’anima che alimenta il dispositivo basata su un sistema operativo molto leggero mutuato dall’iPhone, ovvero iOS. La natura ibrida emerge anche quando l’iPad cerca di proporre delle feature che lo fanno entrare in diretta competizione con gli e-book reader. Una buona fetta della campagna pubblicitaria, infatti, è stata basata sulla possibilità di iPad di essere una valida alternativa, almeno in USA, al Kindle di Amazon.

L‘iPad è stato realizzato in due versioni differenti: quella dotata della sola interfaccia WiFi e quella che aggiunge la connettività 3G e il GPS. Le due versioni sono poi disponibili con tre tagli di memoria : 16, 32 e 64GB. Ciascuno deve valutare il modello più adatto alle proprie esigenze. Chi ha intenzione di usare l’iPad in mobilità mantenendo sempre attivo il collegamento con il web dovrebbe orientarsi al modello dotato di connettività 3G, chi invece ha intenzione di usarlo prevalentemente in casa sfruttando il proprio router WiFi può risparmiare 100 euro e optare per i modelli solo WiFi. Anche i tagli di memoria vanno poi valutati in base alle proprie esigenze. Se lo scopo è avere a disposizione la propria libreria musicale, il proprio archivio di foto e video, allora il taglio più consigliato è quello da 32GB per arrivare ai 64GB a seconda della dimensione dell’archivio. Personalmente abbiamo scelto il modello WiFi +3G da 16GB perchè facciamo un grande uso di internet in mobilità, utilizzando la memoria interna principalmente per le applicazioni e molto poco per i contenuti multimediali.

ipad confezione ipad contenuto confezione
La confezione ripropone il consueto stile minimalista di Apple. Sulla parte superiore fa fubito capolino il frontale dell’iPad. La dotazione di serie non nasconde particolari soprese. Manualistica, cavo dati, l’estrattore per rimuovere la SIM e un paio di adesivi costituiscono la dotazione di serie. Mancano le tradizionali cuffie normalmente incluse nella confezione degli iPhone.

Una nota a parte la spendiamo per l’alimentatore. L’iPad utilizza un alimentatore che eroga 2A massimi il che rende inadatti quelli dei vari iPhone 3G/3Gs in grado di erogare al massimo 1A. Altro effetto “collaterale” delle richieste energetiche dell’iPad  è che la ricarica via USB non è possibile perchè che l’erogazione massima di una porta USB è di 500mA.

ipad fronteipad  retro
L’apparenza richiama in tutto e per tutto quella dell’iPhone. Stessa cornice scura intorno allo schermo, stesso vetro antigraffio a protezione del display, stesso pulsante home. Vedremo nel corso della prova che in effetti l’assioma iPad = iPhone dalla dimensioni maggiori non è esatto in ogni contesto.

Il retro, al contrario, si distacca nettamente dall’iPhone e mette in evidenza una scocca in alluminio che ricorda molto da vicino i gusci unibody degli iMac. Una forma di protezione del tablet diventa un passaggio quasi obbiligato se si vuole evitare di rovinare la superficie di alluminio.

ipad pulsante home
Il pulsante Home è identico a quello che ritroviamo negli iPhone ed ormai è diventato un vero e proprio segno distintivo dei dispositivi mobili Apple. Inutile aggiungere altro se non che è l’unico pulsante fisico del frontale ed in grado di svolgere numerosi task.

ipad lato sinistroipad lato destro
Osservando l’iPad di profilo non si può che restare colpiti dallo spessore veramente contenuto. I comandi lungo i bordi sono ridotti al minimo. Lungo il lato sinistro troviamo l’alloggiamento della SIM (per i modelli WiFi +3G), lungo quello sinistro il bilancere del volume e il pulsante di blocco dello schermo.

ipad mini simipad mini sim 2
iPad utilizza un mini-SIM ed ha segnato l’inizio dell’adozione di tale formato anche sugli altri dispositivi mobili Apple a partire dall’iPhone 4. Chi ha un piano dati vantaggioso con la propria SIM dati e non ha intenzione di acquistarne un’altra, può effettuare la richiesta al proprio operatore per la sostituzione della SIM in formato pieno con quella Mini (oppure al taglio della SIM a patto di avere un minimo di manualità).

ipad lock
Nell’angolo in alto a destra di iPad troviamo il bilancere del volume e  lo slider per bloccare l’orientamento dello schermo in verticale o in orizzontale. Tale funzione è presente anche su iOS4 ed iPhone ma tramite software, sull’iPad al contrario troviamo uno slider fisico. La possibilità di bloccare lo schermo in orizzontale o in verticale è quanto mai gradita specie a chi è solito usare l’iPad comodamente sdraiato sul divano o sul letto perchè previene l’indesiderata rotazione dello schermo.

ipad sopraipad sotto
Altro particolare che si nota osservando di profilo l’iPad è la bombatura della scocca. Non nascondiamo che è un particolare che non ci è piaciuto più di tanto, perchè penalizza un po’ l’ergonomia specie quando si cerca una base di appoggio per l’iPad sul piano. Avremmo preferito una scocca piatta anche nella parte posteriore come quella dell’iPhone 4. Chiariamo in ogni caso che non si tratta di una bombatura eccessiva e con una buona scelta degli accessori trovare un appoggio comodo è operazione rapida.

ipad angolo sx ipad angolo dx
Nell’angolo superiore sinistro si trova il connettore per le cuffie che utilizza lo standard da 3,5 mm e un piccolo forellino dedicato al microfono. Tale ultimo particolare è stato forse poco pubblicizzato, considerato che l’iPad non ha funzioni telefoniche vocali ma solo dati. In realtà il microfono esiste e viene utilizzato per acquisire audio da varie applicazioni. Citiamo solo una di quelle che usiamo maggiormente, ovvero Shazam.

L’angolo superiore destro ospita il pulsante di accensione dalla colorazione scura che crea un gradevole “stacco” cromatico con la scocca in alluminio.

ipad altoparlante
Sul bordo inferiore troviamo il classico connettore da 30-pin per la ricarica e la sincronizzazione dei dati e l’altoparlante integrato. L’altoparlante è apparso subito ben dimensionato e la “cassa di risonanza” costituita dalla scoca dell’iPad, più ampia di quella di un iPhone, ha permesso di migliorare  le già buone prestazioni audio del melafonino.

ipad confronto iphone 2ipad confronto iphone 2
Davide e Golia, iPad e iPhone 4. Quando li mettiamo uno vicino all’altro torna alla mente la già citata definizione “è solo un iPhone più grosso”, eppure nonostante le molte affinità a noi continua a sembrare qualcosa di differente. Una sopresa non da poco ce la riserva il confronto dello spessore (foto a destra). Se larghezza e altezza di iPad sono ovviamente imparagonabili a quelle di iPhone 4, lo spessore è solo di poco superiore a quello del melafonino. Il risultato non è da poco considerato che l’iPhone 4 è uno degli smartphone più sottili in circolazione.

 

Scheda tecnica

Sistema Operativo:

  • Apple iPhone OS 3.2

Funzionalità telefoniche:

  • Assenti, solo dati
  • UMTS/HSDPA 850/1900/2100 MHz
  • GSM/EDGE 850/900/1800/1900 MHz

Display e tastiera:

  • Display Multi-Touch widescreen lucido retroilluminato LED da 9,7″ con tecnologia IPS, vetro antigraffio
  • Risoluzione di 1024×768 pixel a 132 ppi (pixel per pollice)
  • Rivestimento oleorepellente a prova di impronte
  • Tasto di accensione/spegnimento
  • Tasto per blocco della rotazione dello schermo
  • Tasto per il volume

Processore e memoria:

  • Processore Apple A4 a 1GHz
  • RAM 256 MB
  • ROM a scelta tra 16/32/64 GB

Fotocamera integrata:

  • No

GPS integrato:

  • A-GPS (modello Wi-Fi + 3G)
  • Bussola digitale

Connettività:

  • Bluetooth 2.1+EDR 
  • Wi-Fi 802.11 a/b/g/n
  • USB 2.0 con connettore proprietario (solo client)
  • Jack audio da 3,5 mm
  • Microfono
  • Uscita video tramite connettore proprietario

Funzioni aggiuntive:

  • Risposta in frequenza dell’audio (mono) da 20 a 20.000Hz
  • Formati audio supportati: HE-AAC (V1), AAC (da 16 a 320Kbps), Protected AAC (da iTunes Store), MP3 (da 16 a 320Kbps), MP3 VBR, Audible (formati 2, 3 e 4), Apple Lossless, AIFF e WAV
  • Tipi di documenti visualizzabili: .jpg, .tiff, .gif (immagini); .doc e .docx (Microsoft Word); .htm e .html (pagine web); .key (Keynote); .numbers (Numbers); .pages (Pages); .pdf (Anteprima e Adobe Acrobat); .ppt e .pptx (Microsoft PowerPoint); .txt (testo); .rtf (Rich Text Format); .vcf (contatti); .xls e .xlsx (Microsoft Excel)
  • Supporto per la riproduzione di contenuti sottotitolati
  • Lettore di schermo VoiceOver
  • Sensore di luce ambientale ed accelerometro

Batteria:

  • Non removibile e ricaricabile ai polimeri di litio da 25 Whr
  • Fino a 10 ore di navigazione web via Wi-Fi, riproduzione video o riproduzione audio
  • Ricarica tramite alimentatore o tramite computer

Dimensioni e peso:

  • 242,8 x 189,7 x 13,4 mm
  • Peso di 0,68 kg (modello Wi-Fi)
  • Peso di 0,73 kg (modello Wi-Fi + 3G)

 

Costruzione

Vetro a protezione del display e monoscocca in alluminio sono il biglietto da visita di iPad. C’è veramente poco da aggiungere a tale presentazione. Trattandosi di un oggetto di dimensioni “importanti” e pensato per essere maneggiato quotidianamente, l’aspetto della costruzione doveva per forza di cose essere senza pecche e così è stato. Con una custodia per proteggere la parte posteriore e una pellicola per evitare graffi allo schermo (per altro molto resistente) l’ iPad si può strapazzare abbastanza senza avere l’idea di trovarsi di fronte ad un oggetto fragile o da trattare con i guanti bianchi. Inutile ribadire che anche le finiture sono al di sopra di ogni sospetto: dall’immancabile pulsante “home” ai tasti per aumentare o diminuire il volume, al piccolo switcher per bloccare l’orientamento dello schermo, tutto è stato realizzato secondo i consueti ed elevati standard di Apple.

In redazione però siamo abituati a non ossequiare troppo i dispositivi che proviamo e tendiamo a cercare un piccolo segnale di cedimento che anche nel caso dell’Apple iPad, seppur non immediatamente, è arrivato:

ipad temperatura
L’allarme temperatura impedisce il funzionamento del dispositivo per alcuni minuti

Sempre per nostra consuetudine, tendiamo poi a cercare di dare la giusta risonanza ad ogni “difetto” del prodotto provato senza ingenerare inutili allarmismi. Per questi motivi è bene chiarire in che condizioni limite l’allarme temperatura è scattato. Parliamo non a caso di “condizioni limite” ed infatti ci trovavamo in un assolata giornata di luglio passeggiando sotto il sole rovente in una località turistica usando l’iPad come guida virtuale sfruttando sia il GPS che la connessione dati per permettere di localizzarci su Google Maps. L’iPad era come al solito nella sua custodia originale.In tale scenario l’allarme tempertatura è scattato, impedendo l’utilizzo per circa 2-3 minuti. Dopo essersi ripreso dal surriscaldamento, l’Apple iPad ha continuato a funzionare senza cedimenti per la restante parte della giornata con le stesse condizioni meteo (tra i 35 e i 40 gradi).

La scocca in alluminio unitamente al processore da 1Ghz quindi può produrre qualche impuntamento, ma tale circostanza è molto rara nell’uso pratico (in quasi tre mesi di utilizo è accaduto solo 1 volta in condizioni limite). Per tali motivi non consideriamo il surriscaldamento un difetto in grado di condizionare significativamente l’esperienza d’uso. Del resto, meglio un efficiente sistema per prevenire danni all’hardware che i danni stessi.

Tornando al giudizio complessivo sulla costruzione possiamo senza ombra di dubbio dire che rasenta la perfezione pur utilizzando i più rigidi parametri di giudizio.

ipad costruzione ipad costruzione 2
I materiali e le finiture di iPad sono al di sopra di ogni sospetto. L’alluminio della scocca posteriore non può lasciare indifferenti anche se richiede particolare attenzione nel maneggiare il dispositivo considerata la sua delicatezza. Anche i tutti i dettagli “secondari”, come ad esempio le feritoie dell’altoparlante sono realizzati senza pecche.

 

Display

Quando è stato presentato per la prima volta l’iPad ha suscitato in chi vi scrive alcune perplessità sul formato scelto da Apple per il display. In piena epoca di schermi in 16:9 proporre un display da 9,7 pollici in formato 4:3 è una scelta indubbiamente anticonformista e coraggiosa. Nell’uso pratico abbiamo constatato che la scelta di Apple si rivela tutto sommato funzionale all’uso del tablet sia in orizzontale che in verticale e non comporta grosse limitazioni. Ovviamente i video in formato 16:9 verranno visualizzati con le barre nere in alto e in basso, ma al di là di questo il formato si rivela indovinato.

Per quanto riguarda la risoluzione, Apple ha scelto quella tradizionale da 1024×768 pixel. Il rapporto tra la diagonale dello schermo e la quantità di pixel restituisce una valore di Dpi (densità di pixel per pollice) pari a 136. Si tratta di un valore di tutto rispetto, analogo a quello di molti monitor di fascia alta, pur essendo ben lontanto dai valori record del Retina display di iPhone 4. Sia chiaro che il paragone con il Retina Dispalay è stato fatto solo perchè il nuovo display di iPhone 4 ha fatto balzare nuovamente agli onori della cronaca le valutazioni sui Dpi di un display per dispositivi mobili e perchè è bello “fantasticare” su un ipotetico iPad con Retina Display, tenuto conto delle sue inclinazioni a proporsi come un valido e-book reader. Allo stato attuale tale ultima ipotesi è da escludere perchè la potenza di calcolo necessaria per gestire la mole aggiuntiva di pixel è  lontana da quella che gli attuali processori destinati al mondo mobile sono in grado di gestire. L’integrazione di processori differenti richiederebbe una radicale revisione del progetto iPad.

ipad dpi
Un crop dell’immagine a 14 MP della nostra fotocamera è sufficiente per rivelare la trama di pixel del display dell’iPad.

Per tornare al display dell’iPad, aggiungiamo alcune considerazioni sulla qualità delle immagini. I colori sono naturali e bilanciati, il livello di contrasto decisamente alto e la luminosità massima più che sufficiente a garantire una buona lettura anche in esterna. A tal riguardo aggiungiamo che l’ampia superficie del vetro di protezione del display genera in esterna dei riflessi abbastanza accentuati. Siamo lontani dalle possibilità offerte dalla tecnologia E-Ink utilizzata sul Kindle, ma la leggibilità resta buona anche sotto la luce diretta del sole, trovando la giusta inclinazione.

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Peggio di così non siamo riusciti a fare: sporco, ditate, luce, pellicola a protezione dello schermo e una fastidiosissima luce solare. Nonostante le avversità il display dell’iPad continua a mantere una buona leggibilità.

Un capitolo a parte lo riserviamo all’integrazione della tecnologia IPS di cui è dotato il display di iPad. Il miglioramento dell’angolo di visione promesso dall’integrazione della tecnologia in effetti è visibile e questo aspetto è molto importante considerato l’utilizzo come e-book reader, sia il fatto che l’ampio display può essere visualizzato da più persone contemporaneamente.

ipad angolo visione
Quest foto dovrebbe rendere l’idea della qualità del display quando viene visualizzato anche fuori asse. La tecnologia IPS migliora l’angolo di visione che raggiunge valori decisamente elevati come conferma questa foto scattata con l’obiettivo quasi in parallelo con la superificie dello schermo

Ultima nota per quanto riguarda la visualizzazione delle applicazioni dell’iPhone che possono essere usate senza restrizioni anche su iPad. Le applicazioni dell’iPhone hanno una risoluzione inferiore a quella nativa dell’iPad (320×480 contro 768×1024 pixel) e di conseguenza non riescono a coprire tutto la superficie dello schermo. È possibile in ogni caso forzare l’applicazione a coprire una superficie doppia tramite un’icona che appare nell’angolo in basso a destra dello schermo. Ovviamente i pixel restano insufficienti e l’immagine, per quanto più grande, è comunque sgranata.

Con l’introduzione delle applicazioni ottimizzate per il Retina Display di iPhone 4 (che ha una risoluzione di 640×960 pixel) abbiamo ipotizzato che tali applicazioni potessero essere usate anche su iPad senza comportare cali significativi nella qualità complessiva delle immagini. L’ipotesi, almeno per ora, si è rivelata infondata. Abbiamo provato a scaricare Fring che attualmente è applicazione esclusivamente riservata all’iPhone e recentemente ottimizzata per il Retina Display. Installandola su iPad il comportamento è identico a quello visto con le altre applicazioni iPhone che non supportano il display Retina. 

 

Reattività

Il processore  A4 da 1Ghz unitamente ai 256 MB di Ram e soprattutto ad un iOS che risulta particolarmente leggero assicurano prestazioni velocistiche decisamente convincenti. Le pagine della home scorrono fluidamente, le applicazioni impiegano pochi istanti ad aprirsi e non si registrano mai segni di impuntamento. Tra le applicazioni che “svettano” sulle altre ovviamente c’è il browser Safari di cui parleremo meglio in seguito, ma anche applicazioni più frivole ma pesanti anche come i giochi in 3D sono in grado di soddisfare l’utente.

La versione di iOS utilizzata dall’iPad è la 3.2. Tale versione non supporta ancora il multitasking che dovrebbe arrivare in autunno con l’upgrade ad iOS 4. Anche per tali motivi l’impatto delle applicazioni sulle risorse di sistema appare contenuto e la dotazione di RAM più che sufficiente. Sarà interessante rivalutare le prestazioni velocistiche generali alla luce del rilascio dell’aggiornamento. Non macheremo di farlo appena l’upgrade sarà disponibile.

Chi guarda ad iPad come ad un possibile sostituto del netbook poi dovrebbe tenere in considerazione il fatto che il dispositivo ha tempi di avvio ridottissimi e una memoria a stato solido decisamente più affidabile di un hard disk con parti meccaniche.

 

Interfaccia utente

L’interfaccia utente di iPad risulterà familiare a chi utilizza un iPod Touch o un iPhone. iOS 3.2 è sostanzialmente la stessa versione del sistema operativo già visto sino ad ora sui dispositivi mobili Apple con qualche leggera modifica che mutua alcune feature da iOS4, come la possibiltà di impostare lo sfondo  o bloccare l’orientamento dello schermo e ne introduce altre di nuove, come la possibiltà di utilizzare la home in modalità landscape.

iOS ripropone la tradizionale interfaccia semplice, intuitiva e accattivante dall’inconfondibile stile Apple basata sulla home principale articolata in schede che man mano si aggiungono a seconda del numero di applicazioni installate. La dimensione dello schermo permette di avere un elevato numero di icone: 16 + 4 della dock bar in iPhone contro le 20 + 6 della dock bar su iPad.  L’aspetto che su un dispositivo come l’iPad inizia a farsi sentire è proprio l’assenza di una funzione di iOS4 ovvero l’organizzazione dellle applicazioni in cartelle. Organizzare tutti i propri e-book, i giornali, le varie applicazioni diventa necessario per avere un desktop ordinato. Come detto in precedenza l’aggiornamento ad iOS4 è previsto per l’autunno e colmerà questa mancanza.

ipad lock screen2ipad home
Il lock screen (foto a sinistra) è quasi del tutto simile a quello già visto su iPhone. La novità “esclusiva” dell’iPad è rappresentata dalla piccola icona in basso a destra che attiva la modalità di presentazione delle immagini, trasformando l’iPad in una cornice digitale.

La schermata home ci accoglie con il consueto look di iOS che in questa versione riprende alcuni elementi della versione 4.0 del sistema operativo come la dock-bar a bordo home, ridisegnata rispetto al passato.

ipad home landscape
Caratteristica esclusiva di iPad è la possiblità di orientare in landscape anche la schermata Home, così come anche i vari menu delle impostazioni. Si tratta di una possibilità sicuramente gradita che fa intuire le potenzialità di uno schermo così ampio unitamente al collaudato iOS.

ipad impostazioniipad impostazioni sfondo
Il menu delle impostazioni ricalca grosso modo lo stile già visto su iPhone. Le dimensioni dello schermo però consentono di migliorare i tempi di accesso alle varie sezioni. Non è necessario cambiare schermata come avviene con iPhone; la maggior parte delle impostazioni, infatti, è già a portata di mano considerato che le stesse sono articolate in due colonne contro la colonna singola di iPhone.

La possibilità di cambiare lo sfondo è una novità introdotta per la prima volta con la versione 3.2 di iOS integrata in iPad e successivamente ripresa dalla versione 4.0 di iOS destinata ad iPhone. È possibile impostare uno sfondo differente per lock screen ed home.

 

Strumenti di input

L’interfaccia tattile riconferma le ottime doti di precisione ed elevata sensibilità che avevamo già riscontrato su iPhone. In più sull’iPad i vantaggi di avere un’interfaccia touch particolarmente riuscita vengono “amplificati” dalle dimensioni del display. Per dare un’idea dei vantaggi del poter disporre di un display di dimensioni così ampie, facciamo notare che le dimensioni dei tasti della QWERTY virtuale in landscape sono del tutto simili a quelli della tastiera fisica del nostro notebook con effetti facilmente immaginabili per quanto riguarda la rapidità e la comodità con la quale si possono inserire testi anche lunghi. 

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Le dimensioni dei tasti con la QWERTY virtuale in landscape sono del tutto identiche a quelle dei tasti del nostro notebook. Quando si pensa ad iPad solo come ad un iPhone “più grosso” non sempre si tiene conto dei vantaggi che questa definizione implica.

 

Prestazioni telefoniche (solo iPad 3G + WiFi) e connettività

Parlare di “prestazioni telefoniche” con iPad ha un’accezione del tutto diversa rispetto a quella che utilizziamo normalmente testando gli smartphone. iPad è sprovvisto della possibilità di gestire il traffico voce e gli SMS. La connettività telefonica del tablet è finalizzata esclusivamente al traffico dati. A tale riguardo dobbiamo riconoscere che la sezione telefonica di iPad 3G è quanto di meglio abbiamo sino ad ora testato con un dispositivo mobile. Il motivo è presto detto: le dimensioni della scocca dell’iPad hanno permesso l’integrazione di antenne che sono molto più potenti di quelle normalmente presenti in un dispositivo di piccole dimensioni. Il test su strada ce lo conferma: in zone in cui con il nostro operatore avevamo solo un paio di tacche abbiamo notato che con iPad le tacche erano al completo. Anche la stabilità del segnale è apparsa da record.

Un risultato meno eclatante lo ottiene il modulo WiFi che prima del recente aggiornamento firmware (il 3.2.1) risultava un po’ ballerino. La connessione con il nostro router  non era sempre stabile, si verificava qualche impuntamento e sporadicamente delle disconnessioni. La situazione per fortuna è molto migliorata con l’ultimo upgrade che ha eliminato i problemi a cui abbiamo appena fatto riferimento. 

ipad wifi ipad dati cellulare
Consigliamo di aggiornare iPad all’ultimo firmware disponibile per ottenere prestazioni soddisfacenti dalla sezione WiFi. La connettività dati è funzione esclusiva dei modelli WiFi + 3G. Non essendo un cellulare che deve restare sempre connesso alla rete, possiamo chiudere la connessione dati quando non ci serve, riducendo l’impatto sulla batteria.

I possessori di precedenti dispositivi mobili Apple non faranno fatica ad abituarsi ad iTunes che resta il principale strumento per gestire e trasferire i contenuti dell’iPad. iTunes permette anche il trasferimento di file che verranno gestiti da software di terze parti (non inclusi nella dotazione inziale). In altre parole oltre alla gestione di immagini, musica e video, con programmi appositi è possibile trasferire tramite iTunes anche PDF, file di Word, Excel, etc.

ipad itunes connettivita
Con iTunes riusciamo a trasferire su iPad il nostro file DivX da utilizzare con il lettore CineXPlayer, i PDF che leggiamo con GoodReader e i file in formato Word di Pages (chiariamo che i tre software ctitati non sono inclusi nella dotazione iniziale e devono essere acquistati separatamente).

 

Software preinstallato

Fa sempre uno strano effetto parlare di “software preinstallato” riferndoci ad un dispositivo come l’iPad e l’iPhone. La presenza di store on-line di che raccolgono centianaia di applicazioni a pagamento e gratuite fa perdere un po’ importanza a quello che si trova non appena lo smartphone o il tablet viene acceso.

iPad in ogni caso, senza pensare alle centinaia di applicazioni che è possibile scaricare dall’App Store, offre la consueta dotazione software preinstallata di iPhone, in parte riadattata per sfruttare al meglio le caratteristiche hardware del tablet a partire dal display. Troviamo le applicazioni di produttività personale (Calendario, Contatti, Note, Mail), i software per gestire i contenuti multimediali (Immagini, iPod, iTunes e  il client di YouTube) ed infine Mappe e  il collaudato browser Safari. Non manca ovviamente l’App Store, anch’esso riadattato per l’utilizzo con iPad. Con un po’ di sopresa constatiamo invece l’assenza dell’Orologio, ritenuto forse non essenziale su un dispositivo come l’iPad.

Un’altra assenza che forse lascia un po’ di amaro in bocca a chi si aspettava di poter sin da subito sfruttare l’ampia QWERTY virtuale  per scrivere documenti in Word ed Excel è la suite di Apple formata da Pages, Numbers e Keynote che va acquistata separatamente in App Store.

ipad agenda ipad note
La visualizzazione del Calendario e delle Note è molto differente rispetto a quanto visto su iPhone. Anche in questo caso si è cercato di sfruttare al meglio lo spazio messo a disposizione dallo schermo dando sia al calendario (che svolge anche funzioni di agenda) e alle note un look molto simile alle corrispettive versioni cartacee. L’illusione di trovarsi di fronte ad un oggetto “reale” è molto alta e, al di là del mero aspetto estetico, le due applicazioni sono risultate molto pratiche e funzionali.

ipad contattiipad ricerca spotlight
Anche la sezione dedicata ai Contatti appare in maniera molto diversa rispetto a quella del melafonino. Il look anche in questo caso richiama una rubrica cartacea e per quanto su un dispositivo come l’iPad che è sprovvisto della possibilità di effettuare chiamate voce l’uso della rubrica è limitato, la presenza di questa sezione si rivela utile a chi vuole mettere al sicuro il proprio archivio di contatti.

Non manca la ricerca spotlight che scansiona tutti i contenuti del dispositivo in base alla chiave di ricerca inserita dall’utente. Alla funzione di ricerca si accede dalla home sfiorando verso destra lo schermo. Grazie anche alla potenza del processore, bastano un paio di secondi per portare a termine le nostre ricerche.

Tra gli impieghi per i quali ci sentiamo di consigliare senza riserve l’iPad rientra sicuramente la fruizione dei contenuti multimediali. Non è solo l’ottimo hardware a convincere ma anche una curatissima sezione software dedicata all’audio, alle immagini e ai video.

ipad ipod musicaipad ipod playlist
La sezione iPod di iPad  è intuitiva, presenta una grafica chiara e può sfruttare l’ampia superficie dello schermo per organizzare i contenuti in maniera immediata, offrendo all’utente più informazioni contemporaneamente rispetto ad iPhone. Immutate rispetto al passato le possibili organizzazioni dei contenuti secondo gli artisti, gli album, i generi, così come la possibilità di creare delle playlist personali direttamente da iPad.

ipad ipod albumipad ipod riproduzione
La visualizzazione in landscape degli album è solo una di quelle  a disposizione dell’utente. Da segnalare l’assenza del meccansismo di selezione degli album in landscape già vista su iPhone (ovvero quelle che permetteva di scorrere le copertine dei brani musicali ). L’assenza tutto sommato non è così grave considerata la flessibilità di utilizzo dell’interfaccia e le numerose modalità di accesso ai contenuti.

ipad videoipad video 2
Nella sezione video troviamo tutti i contenuti scaricati da iTunes. iPad è un sistema abbastanza “blindato” verso l’esterno e i canali di reperimento dei contenuti multimediali fanno capo molto spesso ad iTunes. Non mancano software, regolarmente presenti nell’App Store, che permettono la visualizzazione anche di filmati in DivX, ma tale possibilità non è supportata in maniera nativa dall’iPad.

ipad fotoipad foto 2
La galleria immagini trae il meglio dallo schermo dell’iPad. Le varie immagini possono essere facilmente condivise via mail, assegnate ad un contatto o usate come sfondo. Come detto qualche paragrafo prima, la presentazione delle immagini unitamente ad un supporto adeguato del tablet rende l’iPad in tutto e per tutto simile ad una cornice digitale.

ipad you tube ipad youtube
Sempre restando in tema di multimedialità menzioniamo il client di YouTube. Tale software era stato “storicamente” introdotto sugli iPhone per ovviare alla mancanza del supporto ad Adobe Flash del melafonino. Dobbiamo dire che l’introduzione di iPad e l’ormai irrevocabile posizione di Apple sul “caso” Adobe Flash ha spinto YouTube a riorganizzare i propri contenuti estendendo la compatibilità della versione web anche al protocollo  HTML5 (supportato da iPad).

Alla luce di tali vicende che rendono compatibile l’iPad e l’iPhone anche con la versione web di YouTube, il client stand-alone perde un po’ di importanza rispetto al passato, ma resta un ottimo strumento dedicato ai fan del popolare network di contenuti video.

ipad youtube landscape
Avere a disposizione lo schermo da 9,7″ dell’iPad non solo aiuta nella visualizzazione dei video stessi affaticando al minimo la vista, ma anche nel caso di YouTube offre una quantità di informazioni maggiore rispetto a quanto visto su iPhone.

Capitolo a parte va dedicato agli strumenti introdotti in iOS per trasformare iPad in un perfetto e-book reader. Di iBooks, il software che permette di acquistare e di leggere i libri in formato elettronico su iPad si è parlato a lungo. Prima dell’uscita in Italia non erano mancate indiscrezioni che davano addirittura assente del tutto tale funzione nella versione di iPad dedicato al nostro mercato. I fatti hanno smentito quelle previsioni, ma lo hanno fatto solo formalmente a nostro avviso.

Se è vero che iBooks appare estremamente curato e secondo noi molto adatto alla lettura di e-book, la carenza di titoli a distanza di quasi tre mesi dall’uscita di iPad nel nostro paese sembra decretare il primo parziale fallimento dell’operazione. Nello store di e-book sono di fatto presenti quasi esclusivamente i libri del progetto Gutenberg e poco altro. Quello che sembra non si sia realizzato è l’accordo con gli editori nostrani che sembrano, almeno per ora, aver deciso di non accordare fiducia allo store di e-book di Apple. Per dovere di cronaca aggiungiamo che ci sono altre forme di lettura possibili tramite  software differenti come, ad esempio, Stanza e le varie applicazioni stand-alone di numerose riviste e quotidiani.

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Niente da eccepire ad iBooks per quanto riguarda la bontà del software. L’aspetto grafico è molto curato. Tutti i nostri volumi vengono collocati sulla libreria virtuale e sfogliare le pagine dell’e-book è molto gradevole grazie all’animazione che emula in tutto e per tutto un libro reale.

ipad ibooks landscape
Anche la modalità landscape crea il giusto feeling con il libro in veste virtuale. iBooks non è solo apparenza però; gli strumenti che facilitano la lettura sono comunque presenti. È possibile settare al volo la luminosità dello schermo, cambiare le dimensioni dei font, scegliere un tema più riposante per la vista, così come fare ricerce e inserire un segnalibro. Come già detto, non è lo strumento di lettura ad essere carente quanto piuttosto i contenuti.

L’ultima sezione del software preinstallato la riserviamo agli strumenti per espandere la dotazione iniziale di contenuti multimediali ed applicativi: iTunes e l’App Store.

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Lifting per sfruttare al meglio i 9,7″ del display anche per iTunes, il canale di distribuzione di contenuti video e musicali di Apple.

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L’arrivo dell’iPad  ha creato una “scissione” all’interno dell’App Store, dando vita a tre differenti categorie di applicazioni. Quelle solo per iPhone, quelle solo per iPad e quelle universali utilizzabili sia su iPad che su iPhone. Chiariamo il fatto che anche quelle solo per iPhone possono essere utilizzate sull’iPad ma non sono ottimizzate per il tablet e occupano solo una piccola porzione dello schermo (espandibile con una sensibile diminuizione della qualità delle immagini).

La sezione di applicazioni dedicate all’iPad sta crescendo a ritmi sostenuti per quanto non paragonabili a quelli dell’iPhone. Il traguardo delle 20.000 applicazioni è stato raggiunto in quattro mesi. La media quindi è di 5000 applicazioni al mese. Numeri in ogni caso impressionanti se confrontati con quelli di altri store.

 

Internet e messaggistica

Entriamo in un terreno, quello della navigazione web, che ha visto sempre primeggiare i dispositivi mobili di Apple. Oggi il dominio non è più così incontrastato come un po’ di mesi fa perchè la concorrenza diventa sempre più agguerrita e in grado in molti casi di eguagliare le prestazioni di iOS. Resta il fatto che un dispositivo come iPad può essere consigliato quasi senza riserva a chi vuole avere accesso al web in mobilità senza ricorrere ad un netbook.

Velocità di caricamento delle pagine, velocità del rendering, immediatezza nello zoom delle stesse, scrolling senza incertezze, sono solo alcuni dei punti di forza del browser Safari. A questo dobbiamo aggiungere le peculiartià derivanti dalla risoluzione e dalla dimensione dello schermo che permette di caricare la maggior parte dei siti senza necessità di dover zoomare le pagine.Ciliegina finale è l’accoppiata CPU-interfaccia tattile che offre potenza e reattività da record.

I più attenti avranno notato che abbiamo utilizzato l’espressione “consigliato quasi senza riserve”. Il motivo del “quasi” dovrebbe essere ormai risaputo. Il supporto ad Adobe Flash manca e continuerà a mancare considerata la posizione di Apple sul punto. C’è da dire che iPad ha avuto un forza trainante non da poco verso l’HTML5. Dalla sua introduzione, infatti, diversi importanti network come YouTube, Vimeo, etc hanno inziato ad estendere la compatibilità anche a tale formato. Non sappiamo ancora quale risulterà essere il formato vincente o se la coesistenza tra Adobe Flash e HTML5 continuerà come avviene oggi. L’utente finale sappia che se frequenta molti siti che utilizzano Flash, l’iPad può non essere adatto alle sue esigenze, così come è utile sapere che l’HTML5 è un formato in espansione anche grazie ad iPad.

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La dimensione dello schermo unitamente alla risoluzione elevata rendono l’iPad un dispositivo molto adatto alla navigazione. Nei modelli dotati di modulo telefonico le possibilità di sfruttare internet in mobilità sono ovviamente ampliate. Tra le caratteristiche supportate dal browser non manca la visualizzazione a schede delle pagine. Sono nove le pagine che possono essere aperte contemporaneamente.

ipad internet landscape
Se la dimensione dei caratteri non fosse sufficiente per assicurare un’agevole lettura, con iPad si può anche “esagerare” ingrandendo la pagina con il multitouch sino a raggiungere dimensioni decisamente abbondanti.

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iPad si è rivelato anche un ottimo strumento per consultare le mail in mobilità il client ripropone le ottime doti già viste su iPhone, ma a convincerci anche in questo caso è lo sfruttamento razionale dello spazio messo a disposizione dallo schermo dell’iPad. Come si può notare dallo screenshot a sinistra, il client è compatibile con le email in formato HTML ed è quindi in grado di visualizzare immediatamente le immagini e le foto allegate al messaggio di posta. La tastiera QWERTY in landscape, come già sottolineato, facilita non poco l’utente nell’inserimento di testi anche lunghi e tale propensione risulta particolarmente gradita proprio quando si è chiamati ad inviare un’e-mail.

Le possibilità “out-of-the-box” offerte dall’iPad per quanto riguarda internet e la messaggistica si fermano qui. Chi cerca un software di messaggistica istantanea, un client per le reti di social network dovrà prelevare dall’App Store quello più adatto alle proprie esigenze. Per quanto riguarda i l’invio di  SMS ed MMS  in maniera nativa su iPad., bisogna sottolineare che tale possibilità manca.

 

GPS

La nessità di utilzzare o meno il GPS su iPad è elemento che deve essere tenuto presente nel momento in cui si effettua la scelta del modello.

Diciamo subito che anche la sezione GPS trae giovamento dalle dimensioni della scocca che ha permesso di inserire l’antenna in maniera ottimale. Nell’uso pratico il GPS dell’iPad riesce ad offrire prestazioni migliori anche dell’iPhone 4 (con il quale abbiamo avuto modo di confrontarlo) soprattutto dal punto di vista della precisione del rilevamento nei centri urbani. Per quanto riguardà la qualità intrinseca del GPS quindi possiamo affermare che le prestazioni sono al di sopra di ogni sospetto.

Veniamo ai possibili impieghi del GPS. Il primo che ci viene in mente è ovviamente la navigazione assistita. Se questo impiego è ormai assodato per quanto riguarda uno smartphone dalle dimensioni compatte che può essere facilmente estratto dalla tasca e collocato sulla staffa ancorata al parabrezza dell’auto, trasformare l’iPad in un navigatore a tutti gli effetti  non è operazione altrettando semplice a causa della “mole”. Prima di approfondire questo aspetto, analizziamo il lato software a partire da Google Maps.

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Al di là delle prestazioni del GPS da valutare in termini di velocità e precisione, a soprendere è l’effetto che fa Google Maps su un schermo da 9,7″ con un touch efficiente come quello di iPad. Google Maps è un esempio di come l’aumento delle dimensioni dello schermo incide in maniera netta sulla fruibilità dei contenuti. Google Maps è sempre lo stesso, ma ci sembra di usare un altro programma sull’iPad. La sensazione di avere a che fare con una mappa cartacea è veramente forte e basta anche solo Google Maps nei nostri spostamenti a piedi per farci trovare la retta via in maniera rapida e con un’interfaccia molto chiara. Ricordiamo poi che iPad è dotato di bussola digitale come lo era l’iPhone 3Gs e che tale bussola viene sfruttata in Google Maps.

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Non mancano in Google Maps per iPad la modalità di visualizzazione via satellite delle mappe e quella Street View che, sempre grazie all’ampio schermo di iPad e all’elevata risoluzione, ci proietta nelle strada mappate da Google.

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Google Maps è l’unico software di navigazione che troviamo prenistallato nell’iPad. Per valutare l’efficienza dell’iPad come navigatore GPS abbiamo utilizzato un software che conosciamo abbastanza bene usandolo da ormai un anno con iPhone, ovvero CoPilot Live Italia. Possiamo continuare ad usare il software anche su iPad con la stessa licenza e, anche se l’apparenza è un po’ più sgranata a causa della risoluzione non ottimizzata per iPad, svolge molto bene il suo compito.

Vi basti sapere un dato: abbiamo percorso 3000 Km durante la nostra vacanza estiva “on-the-road” usando sempre l’iPad come navigatore e senza ausilio di alcun kit GPS esterno. Non abbiamo registrato impuntamenti o perdite del segnale tali da condizionare la prosecuzione del percorso. Il livello di precisione è sempre stato molto alto, come detto, ancora più dell’iPhone e gli sporadici ricalcoli del percorso (più per nostri errori che per incertezze dell’iPad) sono avvenuti in tempi molto rapidi.

Tornando al discorso dellintegrazione di iPad in auto, sottolineamo che il dispositivo si rivela abbastanza scomodo viste le dimensioni e difficilmente si trova una strada “facile” per ritagliargli un posto a bordo a meno che non lo si voglia abbandonare su un sedile. In commercio esistono già diverse soluzioni che permettono di ancorare l’iPad al parabrezza ma personalmente non ci hanno convinto, considerato il peso non trascurabile dell’oggetto che va a gravare sul vetro dell’auto. Noi siamo ricorsi ad una soluzione “artigianale” da non considereare come una soluzione consigliabile a tutti, visto che richiede un discreto lavoro di modifica del cruscotto. Creando un supporto ad hoc (che nel nostro caso permette di estrarre al volo l’iPad senza nemmeno avere necessità di toglierlo dalla custodia) si iniziano ad apprezzare i vantaggi derivanti dall’uso di un  navigatore GPS con un schermo da 9,7″.

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La staffa e il supporto autocostruiti ci permettono di posizionare l’iPad in auto sfruttando al meglio le potenzialità del dispositivo come navigatore GPS. Trovata una collocazione adeguata, l’iPad può anche essere in grado di interfacciarsi con il sistema audio dell’auto, sia tramite Bluetooth che tramite l’uscita cuffie.

Altri possibili impieghi del GPS sono legati all’utilizzo che del ricevitore viene fatto da numerosi software presenti nell’App Store. Google Earth, Pagine Gialle (che cerca gli esercizi commerciali vicini alla nostra posizione), i vari software delle previsioni meteo (che propongono le previsioni meteo della località rilevata dal GPS) sono solo alcuni esempi degli ulteriori impieghi del GPS.

 

Autonomia

L’autonomia è un altro terreno in cui l’iPad riesce a primeggiare. Partiamo subito dai dati nudi e crudi rilevati sul campo. Il primo dato è la durata della batteria che raggiunge anche nell’uso pratico il dato teorico delle 10 ore di utilizzo anche quando facciamo ricorso all’uso misto 3G + WiFi. È un valore molto elevato che riesce ad eguagliare quello ottenuto dai migliori netbook presenti sul mercato. L’altra faccia della medaglia per ottenere un’autonomia così elevata è legata ai tempi di ricarica molto più lunghi di quelli necessari a ricaricare un iPhone. Il dato è perfettamente normale, considerata la capacità della batteria che è molto più elevata di quella dell’iPhone. Come già rilevato in apertura ribadiamo l‘impossibilità di effettuare la ricarica dell’iPad tramite USB

Chiudiamo il discorso dell’autonomia con due osservazioni finali.  La prima riguarda proprio la necessità di avere un’autonomia così elevata su iPad. Se il tablet avesse avuto un’autonomia limitata ad una paio d’ore, il flop sarebbe stato colossale a nostro avviso. L’iPad è e resta un dispositivo da usare in mobiltà e ancora più di un netbook, che in talune circostanze può essere comodo usare restando collegati alla rete elettrica, deve avere una tale riserva energetica. Il punto quindi è stato perfettametne centrato da Apple. L’altra osservazione riguarda la natura delle fonti che consumano energia. Ci troviamo infatti di fronte ad un prodotto differente da uno smartphone, L’iPad non deve necessariamente restare connesso alla rete telefonica, può restare off-line o essere spento del tutto a differenza di uno smartphone che deve svolgere anche le funzioni di telefono. Non è infrequente quindi riuscire a tagliare il traguardo dei 5-6 giorni tra uso e stand-by con un uso moderato.

 

Ergonomia ed accessori

Abbiamo voluto rivoluzionare un po’ il consueto schema delle nostre recensioni tenuto conto delle peculiarità del dispositivo di cui parliamo, dedicando un intero paragrafo agli aspetti relativi all’ergonomia e agli accessori. La capacità dell’iPad di accompagnarci nelle nostre attività quotidiane e di svolgere funzioni normalmente riservate ad altri dispositivi è un aspetto che non può prescindere dalla considerazione di quanto pratico si rivela o meno usare l’iPad in mobilità.

L’iPad è un oggetto che pesa decisamente meno di 1 kg e questo lo rende molto comodo da trasportare. “Trasportare” però è un concetto diverso da “utilizzare” e allora la domanda è lecità: come si impungna, come si maneggia un oggetto come l’iPad ? Il form factor aiuta. La cornice intorno allo schermo si presta benissimo a svolgere la funzione che normalmente viene svolta dai bordi bianchi di un libro o di un giornale, ovvero consentire di poggiare i pollici mentre si impugna. Nel maneggiare l’iPad in più di una circostanza la mente corre al feeling che si prova tenendo in mano un libro o una rivista. Questo constatazione è molto importante per un oggetto che si propone anche come un valido ebook reader.

La “tecnica” per tenere in mano l’iPad muta quando si iniziano a svolgere attività diverse dalla lettura, come ad esempio la navigazione web. La necessità di trovare un supporto che aiuta a sostenere l’iPad diventa primaria. Se non si dispone di altro appoggio, una mano è occupata a reggere il dispositivo, l’altra si occupa di controllare l’interfaccia tattile. Per quanto riguarda il gaming poi, diciamo che in alcuni casi l’ampio schermo aiuta non poco perchè i controlli virtuali coprono una porzione ridotta dello schermo rispetto ad iPhone, in altri (ved. ad esempio giochi di guida controllati con l’accelerometro) il peso del dispositivo per quanto non eccessivo inizia a farsi sentire.

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Abbiamo trovato adatta la modalità portrait all’utilizzo di iPad come e-book reader, mentre tendiamo ad utilizzare il dispositivo in landscape più per la navigazione internet.

Abbiamo citato anche l’importanza di scegliere gli accessori giusti perchè con iPad diventano quasi indispensabili per sfruttare al massimo le possibilità che offre. Noi abbiamo scelto la custodia originale di Apple e una body-bag per il trasporto. Il primo accessorio permette di avere sempre un piano su cui poggiare l’iPad oltre a proteggere il delicato guscio in alluminio, il secondo ci permette di portarlo sempre con noi senza troppe difficoltà.

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Consideriamo fondamentale scegliere gli accessori giusti. La custodia di Apple per quanto non piaccia a tutti (principalmente per la difficoltà di estrarre il tablet e l’impossibilità di usare il dock) dal nostro punto di vista offre due vantaggi: il primo è quello di creare un piano inclinato su cui poggiare l’iPad semplicemente rivoltando la copertina semirigida. Il secondo effetto positivo è quello di riuscire ad enfatizzare quella “fisiologia della lettura” che ci permette di percepire l’iPad nella custodia come la cosa che più si avvicina ad un libro o a una rivista cartacea. 

 

Conclusioni

La prima constatazione preliminare è che il pacchetto completo hardware-software proposto da iPad ci ha convinto senza grosse riseve. Avere uno strumento di valore senza però sapere cosa farsene si trasforma solo in un inutile dispendio di denaro. A chi consigliamo quindi l’iPad e per farci cosa ?
La prima categoria di utenti è rappresentata dai possessori di un iPhone al quale l’iPhone nel corso dei mesi ha iniziato a stare stretto. Chi vi scrive era uno di questi utenti. In più occasioni, e quando ancora dell’iPad non si parlava, ha pensato: “se questa applicazione la potessi usare su uno schermo più ampio, risulterebbe molto più comoda” Se rientrate in questa categoria di utenti potete guardare all’iPad con interesse, tenendo presente che usare le applicazioni di iPhone su  uno schermo  da 9,7″ ha delle potenzialità in molti casi inaspettate e che ovviamente l’iPad non è un telefono come l’iPhone.

La seconda categoria di utenti è formata da chi è alla ricerca di uno strumento per la fruizione di contenuti multimediali. Usiamo il termine multimediale in senso ampio includendo musica, video, foto, e libri e riviste elettroniche. L’hardware di iPad è quasi perfetto per tali utilizzi e pecca un po’ solo quando nel campo degli e-reader si prendono in considerazione dispositivi specializzati come i Kindle che con la tecnologia E-ink rappresentano ancora il meglio che si può sperare di avere in termini di lettura di e-book. Chi è alla ricerca di un e-book reader tenga poi presente che l’iPad è un promettente protagonista del mercato ma che, almeno per ora, l’industria editoriale nostrana non sembra avergli accordato fiducia almeno tramite il canale ufficiale di Apple, iBooks. Anche chi vuole uno strumento per la navigazione web, la gestione della posta elettronica e la connessione alle reti di social network troverà in iPad un valido alleato. Stesso deve dirsi per chi è alla ricerca di una dispositivo votato al gaming grazie alla notevole potenza di calcolo del processore A4 e al buon numero di titoli di qualità presenti in App Store

Come strumento di produttività personale l’iPad è si valido ma va incontro ad alcune restrizioni specie sotto il profilo della connettività e ad alcune carenze nella dotazione software inziale che non gli consento di proporsi come una soluzione semplice per utenti poco smaliziati. Un netbook da questo punto di vista è secondo noi ancora un dispositivo ancora più indicato per l’utente che non vuole o non ha tempo per trovare una soluzione adatta alle sue esigenze attingendo dall’App Store. Chiariamo che le potenzialità sono notevoli, basta usare programmi come Dropbox, Goodreader, Pages, Numbers, per far cadere alcuni limiti che si incontrano nella creazione, gestione e condivisione dei propri documenti. Il superamento di questi limiti non si realizza sin da subito “out-of-the-box,” ma richiede attività ulteriore da parte dell’utente.

 

Veramente magico e rivoluzionario ?

Ci sono sempre stati in ogni segmento del mercato dei prodotti in grado di “sdoganare” un’attività o la propria categoria merceologica di appartenenza, di rendere “di massa” un genere di prodotti che in precedenza era stato di nicchia. Pensiamo, ad esempio, al ruolo della PlayStation di Sony che ha fatto coincidere per molti il concetto di “videogame” con la parola “Playstation”. I videogiochi esistevano da almeno quindici anni, ma è stata Sony ad aver contribuito a farli diventare da prodotto destinato agli appassionati a prodotto per tutti. Non sempre  i meriti di queste piccole rivoluzioni vanno a doti innate del prodotto; spesso all’opera di sdoganamento concorrono una serie di fattori: marketing, attesa generata nell’utente, fedeltà al marchio conosciuto per altri prodotti, etc.

Il perchè di questa premessa è presto detto. iPad portà risultare più o meno “magico” a seconda della capacità dell’utente di farsi attrarre dal mondo Apple e dalla miniera di applicazioni dell’App Store. Si dimostrerà poi “rivoluzionario” nella misura in cui riuscirà a sdoganare il genere dei tablet, tipologia di prodotto che esiste da anni, trasformandolo in qualcosa di diverso, trasformandolo in un prodotto per la  “massa” dei consumatori e non solo per i super appassionati di tecnlogia. Non sappiamo ancora valutare le dimensioni di questa rivoluzione, però due dati ci vengono in aiuto.

Il primo dato è la constatazione della reazione dei competitor all’introduzione di iPad. Tutte le maggiori aziende del settore si stanno muovendo per lanciare dispositivi che si collocano nella stessa fascia di prodotto di Apple, utilizzando la stessa ricetta: schermi ampi, buon touch, sistemi operativi presi in prestito dal mondo smarpthone, in grado di non appesantire l’hardware, offrendo al tempo stesso prestazioni convincenti. Da questo punto di vista Apple con iPad una piccola scossa al mercato è riuscita già a darla.

Il secondo dato altro non è che una nostra personale basata su quello che osserviamo “on the road”. Utilizziamo da un diversi anni dispositivi mobili più disparati, ma quello che fino ad ora è riuscito ad attrarre il maggior numero di curiosi  è stato l’iPad. Il dato vuol dir poco come statistica di vendita, ma fa un certo effetto sentirsi domandare da un passante sconosciuto, da una ragazza o da un bambino: “È quello il computer di Apple ?” ” È quello che si vede in televisione ? ” Ma ci posso vedere anche i film ?”, “Fa anche le telefonate ?”. Non vuol dir nulla in termini di numeri di pezzi venduti, ma è la spia che forse il tablet ha già inziato a muovere i primi passi verso la massa, che l’opera di sdoganamento è già in atto, che il prodotto è già diventato identificabile e riconoscibile non solo dai cosiddetti “geek”.

Interessante infine notare che la presunta “rivoluzione” di Apple è si è realizzata con un’ “innovazione” di qualcosa che già esisteva e non con la creazione dal nulla di un prodotto assolutamente nuovo. La rivoluzione attuata tramite l’innovazione è opera che, secondo noi, riesce molto bene ad Apple.

 

Pregi

  • Costruzione molto curata
  • Display (alta risoluzione, qualità del touch, tecnologia IPS)
  • Reattività e stabilità dell’OS
  • Modulo telefonico e antenna GPS con sensibilità sopra la media
  • Autonomia elevata
  • Parco software molto esteso

Difetti

  • Connettività limitata e dipendente in larga parte da iTunes
  • La parte posteriore della scocca bombata penalizza un po’ l’ergonomia
  • Dotazione software iniziale migliorabile
  • Pochi contenuti in iBooks

 

Voto di AgeMobile: 8,8

  • Costruzione: 9
  • Display: 9,3
  • Prestazioni: 8,5
  • Ergonomia: 8,3
  • Connettività: 8,5
  • Multimedia: 8,7
  • Autonomia: 9,5
Sistema Operativo: 
Contenuto: 
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