RAM del cellulare: che cos’è e perché è così importante quando compri un nuovo smartphone

Tutto sulla RAM dei nostri telefoni - Agemobile.com

Tutto sulla RAM dei nostri telefoni - Agemobile.com (Foto Pexels)

Disporre di una memoria ‘volatile’ più che sufficiente è uno dei primi requisiti da soddisfare nella ricerca di un nuovo telefono.

Quali requisiti deve avere il nostro nuovo smartphone? A meno che non si lavori nel settore o si abbiano spiccate conoscenze tecniche nella materia, si tratta della classica domanda da sottoporre alla rete.

Può infatti succedere che il telefono che ci ha fatto compagnia per anni ci sia stato regalato o magari sia stato acquistato quasi a scatola chiusa, quindi senza soffermarsi troppo su alcuni dati tecnici che invece sono molto importanti.

Ecco allora che quando il cambio del dispositivo diventa una necessità siamo costretti ad attaccarci a Internet per cercare di capire quali siano i requisiti minimi che il nuovo telefono debba avere, ovviamente in base alle nostre esigenze.

Un teenager non potrà avere lo stesso telefono di un business manager e quello da regalare a mamma o papà sarà ancora diverso. Cambiano le caratteristiche tecniche e le funzionalità, ovviamente in parallelo al prezzo.

RAM: cos’è e la sua importanza vitale per i nostri smartphone

A prescindere dalla “cilindrata”, qualsiasi ricerca ben effettuata con titolo “requisiti minimi smartphone da acquistare” conterrà tre magiche letterine: RAM. L’acronimo di acronimo di ‘Random Access Memory’ esprime un tipo di memoria volatile utilizzata nei computer e in molti altri dispositivi elettronici. La sua funzione principale è quella di archiviare temporaneamente i dati e le istruzioni necessarie per permettere al processore di eseguire le operazioni richieste.

Attraverso la RAM il processore può recuperare le informazioni in qualsiasi ordine, in modo da eseguire operazioni più veloci e migliorare le prestazioni complessive del sistema. Eccola la parola chiave, velocità. Sugli smartphone, in particolare, la RAM viene utilizza per eseguire attività all’apparenza banali, quelle che effettuiamo mille volte al giorno, ma che richiedono, appunto, della “memoria”. Come aprire un’app, scattare una foto o ascoltare la musica.

Cos'è la RAM aggiuntiva - Agemobile.com
Cos’è la RAM aggiuntiva – Agemobile.com (Foto Pexels)

La RAM non basta mai: la quantità minima e il concetto di RAM aggiuntiva

Google ha indicato in 2GB di RAM il quantitativo minimo da avere nel proprio dispositivo e in 4GB quello necessario per assicurarsi buone performances. Eppure la maggior parte degli smartphone in commercio garantiscono da un minimo di 8, “dose” più che sufficiente e contenuta in molti top di gamma, ad un massimo di 16GB, disponibile ad oggi solo su modelli extra-lusso. Perché?

Perché negli smartphone moderni è molto, troppo, facile utilizzare la RAM senza accorgersene, pertanto… non è mai abbastanza. Basti pensare che le app di Facebook e Instagram utilizzano da 100 MB a 500 MB di RAM, e lo stesso vale per i browser, per il cliccatissimo YouTube e per l’adorata app di fotografie. Anche per questo esiste il concetto di RAM aggiuntiva o virtuale, che consente di sfruttare la memoria interna del telefono come se fosse appunto RAM aggiuntiva. È però importante servirsene solo se le memorie interne dello smartphone sono realmente veloci, in caso contrario si rischierebbe di avere l’effetto contrario, ovvero un calo delle prestazioni in luogo dell’auspicato miglioramento.