I chip Snapdragon di Qualcomm sono praticamente nella maggior parte degli smartphone e, di recente, anche in alcuni laptop con Windows 10 e sui visori VR. In quest’ultimo settore però, l’azienda sta eliminando il riutilizzo di processori mobili per dispositivi AR e VR. La società ha appena rilasciato il nuovo Snapdragon XR1 – la sua prima “piattaforma Extended Reality dedicata (XR)” – un chipset progettato specificamente per visori AR e VR.
Lo Snapdragon XR1 ha lo scopo di offrire esperienze migliori sui dispositivi tradizionali, consentendo la riproduzione audio e visiva di alta qualità, nonché i controlli a 3 gradi di libertà (3-DoF) e a 6 gradi di libertà (6-DoF).
Qualcomm ha anche annunciato che aziende come Meta, Vive, Vuzix e Pico stanno già lavorando su dispositivi che utilizzano il chip XR1 e che questi prodotti potrebbero essere pronti già a partire da quest’anno, a seconda di ciascun partner.
Per quanto riguarda le caratteristiche tecniche, lo Snapdragon XR1 supporterà video 4K fino a 60 frame al secondo, sovrapposizioni 3D, doppio display e API grafiche popolari come OpenGL, OpenCL e Vulkan. Con l’ISP Spectra del chipset, può anche ridurre il rumore per una qualità dell’immagine più chiara.
Nel frattempo, l’XR1 utilizza le tecnologie audio di Qualcomm come 3D Audio Suite, Aqstic e aptX per abilitare il suono ad alta risoluzione, così come l’assistenza “always on, always-listening” per eventuali integrazioni con assistenti digitali.
Avrà inoltre un sistema noto come “Funzione di trasferimento dell’audio” per dare l’impressione che i suoni provengano da un punto specifico nello spazio, il che dovrebbe creare un’esperienza più realistica.
La piattaforma XR1 è anche dotata di un SDK per rendere più semplice per gli sviluppatori l’implementazione di alcune di queste funzionalità, oltre alle funzionalità Bluetooth e WiFi.
Purtroppo non sappiamo molto sui dettagli delle sngole componenti ma sappiamo che ha una CPU basata su ARM, una GPU, un processore vettoriale e un motore di intelligenza artificiale. Quest’ultimo componente contribuirà a ottimizzare le funzioni AI sul dispositivo come il riconoscimento degli oggetti.