Mentre molti produttori mondiali di smartphone cercano di aumentare l’autonomia delle batterie dei loro smartphone ingegnerizzando al massimo i componenti interni ed inserendo quindi delle batterie più ampie, la start-up Qnovo vede il problema da un altro punto di vista. Quest’azienda ha già sviluppato un software, chiamato QNS, ed un chip, chiamato QN200, in grado di misurare in maniera estremamente precisa la carica della batteria, la temperatura, lo storico delle ricariche, lo stato delle celle e determinare così quale sia l’esatta quantità di energia da far rilasciare al caricabatteria per ottenere una ricarica ottimale.
Il principio di ricarica di Qnovo è quello di far rilasciare al caricatore una piccola quantità di energia ad intervalli di pochi secondi l’una dall’altra. Secondo questo principio, Qnovo dice che il tempo di ricarica delle batterie si ridurrebbe del 50% e la vita stessa delle batterie si allungherebbe, in quanto le celle presenti all’interno non sarebbero sottoposte a stress continuo da eccessiva energia.
La cosa interessante è che tale principio può essere applicato anche a smartphone che a bordo non presentano il chip QN200. Infatti, nonostante il risultato ottimale si ottenga con la presenza di esso, è sufficiente installare il software QNS per ottenere dei piccoli miglioramenti. Secondo alcune voci, Qnovo sta già lavorando a contatto con alcuni grandi produttori per inserire all’interno degli smartphone sia il chip che il software.
Qui di seguito vi mostriamo alcuni video pubblicati direttamente da Qnovo per dimostrare il funzionamento delle proprie creazioni.
https://www.youtube.com/watch?v=bQH3IUBSR_E