
Nonostante i sistemi di comunicazione si basino su degli standard a livello mondiale, nella realtà dei fatti questo non avviene. Pensiamo ad esempio alla connessione LTE o alla versione più nuova LTE Advanced che, pur condividendo le stesse caratteristiche in giro per il mondo, si appoggia su frequenza radio diverse da mercato a mercato.
Questa diversità non fa che penalizzare non solo gli utenti che non possono godere di una connessione al 100% indipendentemente dal luogo in cui si trovano ma anche le aziende che si occupano di costruire i modem, visto che non possono avere un singolo modello per tutto il mondo.
Altre situazioni simili al 4G e alla sua diversità in giro per il mondo sono il VoLTE e le chiamate via WiFi. In questi casi è necessario che ogni singolo operatore abiliti sulla propria rete i due servizi aggiornando le proprie infrastrutture.
La cosa si farà ancora più importante pensando alle connessione 5G, il nuovo standard che arriverà nel mercato consumer già a partire dal 2019.
A tal proposito, vi segnaliamo che molti operatori telefonici (fra cui anche 3 e Vodafone) stanno collaborando con la GSMA al fine di raggiungere un’intesa su uno standard comune che possa beneficiare tutti gli utenti.
Lo standard aperto dovrebbe anche essere più economico sia per i carrier che per gli OEM. Gli operatori non dovrebbero testare bordo ogni singolo telefono e gli OEM non dovrebbero integrare più file carrier nella ROM. Sarebbe insomma una vittoria per tutti.
Al momento non è stato raggiunto alcun accordo ma tutti gli interessanti sono impegnati a studiare la situazione. Per maggiori informazioni su questa situazione, vi rimaniamo alla pagina dedicata della GSMA.