Grazie alla collaborazione strategica con Oculus (e quindi con Facebook), Samsung ha potuto non solo sviluppare più in fretta tutte le varie generazioni di Samsung Gear VR ma ha anche potuto accedere ad alcune delle funzionalità sviluppate da Oculus per il proprio visore Oculus Rift. Le ultime due funzionalità prese in prestito (anche se su Oculus Rift non arriveranno fino al 2017) si chiamano Oculus Rooms e Parties VR.
Per quanto riguarda Oculus Rooms, si tratta di un servizio molto carino che permette agli utenti o meglio, ai loro avatar digitali, di aggirarsi all’interno di una casa e “prendere la mano” con l’esperienza della realtà virtuale. Parties VR invece un servizio di chat che permette agli utenti di selezionare dalla lista dei propri amici (anch’essi dotati di Samsung Gear VR e della funzionalità Parties VR) con cui iniziare una conversazione.
Entrambi i servizi sono interconnessi, nel senso che è possibile utilizzare Oculus Rooms direttamente da Parties VR ed accedere alla casa virtuale insieme ai nostri amici.
Come detto in passato, Samsung è stata l’azienda che è riuscita ad imporre più velocemente la propria piattaforma VR e, grazie anche al prezzo relativamente basso dei vari Samsung Gear VR, può contare già su un bacino di utenti molto elevato (praticamente detiene la prima posizione quando si tratta di realtà virtuale).