Sembra che NVIDIA, al CES del prossimo anno, sia già pronta a mostrare Logan, ovvero il Tegra 5, con CPU quad core a 64 bit e GPU Kepler Mobile.
Le potenzialità grafiche sono già state mostrate un po’ di tempo fa, con le demo FaceWorks Ira e Island, entrambe di un dettaglio grafico senza precedenti.
Questo perchè la GPU di Tegra 5 si slega dalla vecchia architettura risalente ai tempi del Tegra 2: difatti, la GPU del Tegra 4 è stata un affinamento di quella presente nel Tegra 3, che lo era a sua volta in rapporto a quella del Tegra 2. Al suo posto, viene introdotta l’ architettura a shader unificati (cioè composta da shader che possono assolvere indifferentemente ai compiti di pixel shader, geometry shader e vertex shader, in modo da incrementare enormemente la flessibilità) Mobile Kepler, stretta parente della Kepler utilizzata nelle GPU da computer delle serie GeForce 600, 700 e Titan.
La GPU dovrebbe includere 192 CUDA Cores (così NVIDIA denomina le unità shader), a fronte delle 72 presenti in Tegra 4 (divise peraltro nelle 3 diverse tipologie): arriva finalmente anche il supporto alle API grafiche OpenGL ES 3, grande mancante del predecessore, visto che le GPU dei SoC di pari generazione come Snapdragon 800 già offrivano il supporto.
Per la parte CPU, abbiamo quattro core basati sull’ architettura Cortex A57, affiancati da un companion core (o un secondo cluster multi core, secondo la tecnologia big.LITTLE di ARM?) basato su Cortex A53 (la variante a basso consumo del Cortex A57). Sia Cortex A57 che A53, essendo basati sul set di istruzioni ARM v8, supportano le istruzioni a 64 bit (come il SoC A7 di Apple, basato però sull’ architettura custom Cyclone). Non si conoscono ancora i clock operativi.
Il companion core è usato da NVIDIA sin dal Tegra 3 al fine di ridurre il consumo energetico del SoC in situazioni di basso carico (che comunque, a pieno carico dovrebbe rientrare nella soglia dei 2 W di consumo di picco), ma finora è stata usata la stessa architettura dei core principali (Cortex A9 in Tegra 3, Cortex A15 in Tegra 4), ma usando un processo produttivo speciale a basso consumo (che consentiva un minor consumo a bassi clock, precludendo però la possibilità dell’ aumento di clock oltre una certa soglia). La presenza nel chip dell’ architettura Cortex A53 potrebbe suggerire l’ implementazione della tecnologia big.LITTLE, per garantire una maggior flessibilità, visto che come negli Exynos 5 Octa di Samsung, si possono usare arbitrariamente da 1 a 4 core del cluster a basso consumo, o da 1 a 4 core del cluster ad alte performance.
Stando ad NVIDIA, Tegra 5 non rivolge l’ attenzione solo ad Android (anche versione a 64 bit), ma anche a Windows: viene infatti dichiarata la possibilità di poter eseguire senza problemi Windows 8.1: magari però solo RT, visto che Windows nella versione per PC è compilato per architetture x86 e non ARM.
Non resta che sperare che Tegra 5, con tutta questa potenza, non venga snobbato dai produttori in maniera simile a quanto successo quest’ anno con Tegra 4.