Le reti mobili di quinta generazione appariranno dopo il 2020, ma i Paesi più lungimiranti hanno già cominciato a lavorarci da pochi mesi. L’Italia, ovviamente, non è tra questi.
Il governo di Seul ha addirittura annunciato un piano per creare una rete 5G destinando l’equivalente di 1,1 miliardi di euro, in parte pubblici e in parte privati (Samsung, Lg, Sk Telecom). Il traffico dati sarà circa cinquanta volte superiore alle reti attuali (ovvero del 4G).
Alla luce di ciò, Nokia ha già cominciato a muoversi per la creazione di una rete 5G. In Maggio 2014, NI (National Instruments) ha annunciato che sta lavorando con le reti Nokia per collaborare sulla ricerca avanzata legata alla quinta generazione di tecnologie wireless (5G), ed esplorare il picco massimo della velocità di trasmissione dati e delle celle rispettivamente in eccesso di 10 Gbps e 100 Mbps.
Ma non è tutto, e nelle ultime ore sono emerse importanti novità. Nokia ha in programma di costruire una rete sperimentale 5G nel centro ricerche di Oulu in Finlandia, all’inizio del prossimo anno.
La prime reti sperimentali saranno realizzate in collaborazione con l’Università di Oulu (una delle più grandi università della Finlandia; si è posta nella Classifica accademica delle università mondiali come la migliore università finlandese) e del Finnish Technical Research Centre.
Si riparte quindi da Oulu, protagonista nell’ormai lontano 2001 (dopo l’implentazione delle reti 3G nella città stessa) della prima chiamata 3G WCDMA, seguendo le allora nuove direttive del 3GPP sui terminali compatibili GSM e WDCMA. L’annuncio fu fatto dalla casa finlandese congiuntamente ai due operatori finnici Sonera e Radijolina. La chiamata fu effettuata dai laboratori di Nokia ad Oulu, ai laboratori di Salo.
Il direttore tecnico di Nokia, Juha Maatta, ha dichiarato che progetto sarà ufficializzato in autunno, mentre bisognerà attendere l’inizio del 2015 perché comincino i primi test.
Non sarà solo un prodotto, ma ci sarà un intero ecosistema intorno ad esso. Dobbiamo sviluppare l’esperienza utente. In tal modo la gente si renderà conto delle capacità illimitate a disposizione.
Nokia ha anche affermato che condividerà le API con i partner del progetto, ma anche con i concorrenti (Ericsson, Alcatel-Lucent e Huawei).
Un progetto interessante, quello di Nokia, di investire nella città di Oulu, pesantemente colpita dalla disoccupazione a causa dell’acquisizione della stessa Nokia da parte di Microsoft. 12.500 esuberi dopo la messa a punto delle sinergie con l’azienda finlandese acquistata nel 2013. Si prospetta quindi una nuova vita per Oulu, che negli anni 90 è stato un centro di know-how a livello nazionale, le cui aree principali erano le telecomunicazioni, l’elettronica, l’industria informatica, la biomedicina e la biotecnologia.