Secondo le indiscrezioni riportate da The Verge, Microsoft starebbe valutando la possibilità di rendere sia Windows Phone che Windows RT disponibili gratuitamente per i produttori di dispositivi.
NB:Questo non vuole assolutamente dire che Windows Phone e Windows RT diventeranno opern source come Android!
Tutto è ancora in fase di valutazione, Microsoft sta attualmente pianificando e sviluppando gli aggiornamenti futuri per i suoi sistemi operativi, compreso “Threshold” che su Windows dovrebbe reintrodurre il menu Start nel desktop e fornire maggiore flessibilità per gli utenti. Ma i destinatari di questo pacchetto di aggiornamenti sono anche Windows RT e Windows Phone.
Occorre chiarire un concetto: con Threshold ci si riferisce al nome in codice dei futuri aggiornamenti che saranno rilasciati su Windows, Windows Phone, Windows RT e Xbox One. Questo è un ulteriore passo verso l’unificazione dei sistemi operativi a cui Microsoft sembra puntare da qualche anno a questa parte.
Attualmente la compagnia di Redmond concede sia Windows Phone che Windows RT in licenza ai produttori di dispositivi. Le principali entrate della compagnia relative a questi due OS derivano proprio dalla concessione di queste licenze. Tuttavia Microsoft ha acquistato Nokia, la quale detiene più del 90% del mercato Windows Phone.
Quindi, questo vuol dire la compagnia finlandese, storica produttrice di cellulari, non dovrà più sborsare soldi per il sistema operativo dei suoi Lumia. Contemporaneamente questo equivale a dire che Microsoft ha acquisto la sua principale fonte di entrate a seguito delle concessioni di licenze software in ambito mobile.
Tutto ciò, anche da solo, spiegherebbe perché la compagnia di Ballmer sta valutando di concedere gratuitamente in licenza il proprio software per dispositivi mobili.
Ma bisogna tenere in considerazione che versioni gratuite di Windows RT e Windows Phone servirebbero a spingere gli OEM a produrre più dispositivi, ad aumentare le unità su cui sono installati e quindi incrementare l’interesse degli sviluppatori nella creazione di applicazioni per le suddette piattaforme.
Và anche considerato che il ricorso a piattaforme gratuite permetterebbe di aggredire le quote di mercato Android.