La crisi si fa sentire anche nelle aziende più importanti. Il caso che vi riportiamo oggi riguarda Microsoft ed una nuova ondata di licenziamenti. In totale, sono 2100 lavoratori coloro che hanno perso il proprio posto di lavoro. Secondo quanto apprendiamo da un portavoce, 747 dipendenti erano impiegati nelle strutture dello Stato di Washington mentre le rimanenti 1253 erano sparse in tutte il mondo.
Purtroppo non sappiamo con certezza in quali settori queste persone fossero impiegate. Secondo però alcune supposizioni, molto probabilmente questo licenziamento di massa ha veduto protagonisti ex-dipendenti di Nokia. Sfortunatamente, i tagli in casa Microsoft non sono finiti, visto che entro la fine dell’anno fiscale 2015 (verso il mese di Luglio prossimo), prevede di licenziare ulteriori 3000 persone, così da arrivare ad un totale di 18.000 posti di lavoro (sommati anche ai licenziamenti precedenti).
Purtroppo l’unica colpa di questi dipendenti è stata quella di lavorare per Nokia, visto che la volontà di Microsoft è stata quella di tenersi stretti i dipendenti di lunga data, razionalizzando tutti colori che sono “arrivati per ultimi” dopo l’acquisizione del reparto mobile di Nokia. Aumentare l’efficienza eliminando gli sprechi: questa la politica delle grandi aziende e che la stessa Microsoft segue, al fine di avere a fine anno dei conti in verde.