Prima della presentazione dell'iPhone originale a Cupertino non mancava chi spingeva per l'adozione di una tastiera fisica. Tony Fadell ci svela i retroscena del lancio di uno degli smartphone più amati di sempre
Uno degli aspetti indubbiamente più amati dagli utenti iPhone è rappresentato dal funzionamento del suo touchscreen e dalla sua tastiera virtuale, sempre pronta a percepire l'input senza esitazioni di sorta.
Stando a quanto rivelato da Tony Fadell nel corso di un'intervista, le cose sarebbero potute andare molto diversamente. Prima del lancio dell'iPhone originale, infatti, tra i vari prototipi che i dirigenti Apple dovevano valutare per decidere quello che sarebbe divenuto il device definitivo ve ne era anche uno dotato di tastiera QWERTY fisica.
E tra i vertici dell'azienda di Cupertino non mancava chi spingeva con forza proprio per l'adozione di una tastiera QWEERTY integrata, (nessun riferimento se si trattasse di una a scorrimento laterale o verticale).
Tra le tante versioni prese in considerazione nei mesi precedenti al lancio del primo iPhone, avvenuto nel gennaio del 2007, alla fine ne rimasero solo tre: un "iPod + Phone", un modello chiamato iPhone e quello che poi fu effettivamente scelto.
E così hanno vinto quelli che puntavano sulle potenzialità dell'interazione full touchscreen. E, a giudicare dai risultati e dal successo ottenuto dalle varie versioni dell'iPhone in questi cinque anni, non possiamo che concludere che Jobs e gli altri che hanno voluto il form factor del melafonino scelta migliore non avrebbero potuto prendere.