[AGGIORNAMENTO] ARM ha ufficializzato queste tre nuove architetture durante il Computex 2017, confermando le varie specifiche emerse nelle slides.
Come sicuramente saprete, ARM ha praticamente il monopolio quando si tratta di CPU e GPU dedicate al mondo mobile. La propria architettura è presente nel 99% degli smartphone Android e iOS e, nonostante sono in molti a modificarne l’architettura originale personalizzando CPU e GPU (Apple, Qualcomm, Samsung, Nvidia ecc.), il progetto iniziale parte sempre da ARM. Nelle scorse ore in rete sono emersi i primi dettagli relativi alle nuove CPU con architettura ARM Cortex-A55 e Cortex-A75 e alla nuova GPU Mali-G72.
Partendo immediatamente dai numeri relativi ai miglioramenti, tutte e tre queste nuove architetture sono studiate per fornire fino al 40% in più di prestazioni grafiche (la GPU) e fino al 20% in più di prestazioni computazionali (le CPU) rispetto alle architetture che vanno a sostituire.
ARM Cortex-A55 e ARM Cortex-A75: ecco i principali miglioramenti
Relativamente alla GPU Mali-G72, rispetto all’attuale Mali-G71 offrirà anche un’efficienza energetica del 25% superiore così come il 20% in più di miglioramento prestazionale in generale.
La CPU Cortex-A75 invece andrà a sostituire l’attuale Cortex-A73 e, in alcuni benchmark a cui sono stati sottoposte alcune unità di pre-produzione (non sappiamo da chi), ha ottenuto addirittura fino al 50% in più di prestazioni.
Infine troviamo la CPU ARM Cortex-A55 che va a sostituire l’architettura Cortex-A53 e, nonostante sia stata studiata per la fascia media del mercato smartphone, potrà trovare utilizzo anche in ambienti cloud (un design 10x volte più semplice da implementare della CPU che va a sostituire).
Ricordiamo che ARM non produce nessun SoC, nessuna CPU e nessuna GPU ma fornisce in licenza ai vari produttori il diritto di fabbricazione oppure il diritto di modifica del proprio progetto. ARM quindi è un’azienda che lavora quasi esclusivamente “sulla carta”, con la realizzazione di progetti mirati a far trarre beneficio i produttori che ne richiedono l’utilizzo.