
A differenza di quanto avviene con Google e il sistema operativo Android, Apple non ha mai sofferto di frammentazione di iOS. Infatti, l’adozione dell’ultima versione disponibile è stata sempre abbastanza alta e rapida, con valori che sfiorano il 90% entro un anno dal rilascio. Relativamente ad iOS 11, sono stati pubblicati gli ultimi dati sulle sue installazioni e, nonostante il dato dell’85% è molto elevato, non lo è abbastanza per soddisfare Apple.
Secondo questi dati appena pubblicati, l’85 % degli “iDevice” compatibili utilizza iOS 11, con solo il 10% ancora su iOS 10 e un trascurabile 5% attualmente avente versioni di sistema operativo “precedenti”.
Ovviamente non esiste alcun confronto tra questo tasso di adozione dominante e gli ultimi punteggi di distribuzione per Android Oreo nel campo profondamente frammentato di Google, ma che ci crediate o no, Apple ha fatto ancora meglio in passato.
iOS 10 aveva una quota di mercato dell’87% un anno fa, mentre iOS 9 ha raggiunto l’84% di adozione già nell’aprile 2016, aumentando quell’incredibile numero fino all’88% prima del lancio generale del suo successore a settembre.
Ovviamente, iOS 11 ha fatto progressi abbastanza lenti (secondo gli standard di Apple) sin da quando è stato rilasciato, in ritardo rispetto ai numeri del suo predecessore lo scorso novembre e dicembre, così come questo gennaio.
Cupertino ha già aggiornato le sue statistiche su App Store a giugno, quando iOS 11 era dell’81%, aggiungendo solo quattro punti percentuali in circa tre mesi. L’ultimo aggiornamento di iOS 11 ha portato il supporto di AirPlay 2 per gli speaker HomePod e la sincronizzazione di iMessage con iCloud.
L’appuntamento per la scoperta di iOS 12 è fissato al 12 settembre, dove vedremo i primi iPhone che verrano spediti con pre-installato tale OS.