
via: wustl.edu
La sicurezza dei nostri dati è un qualcosa che sta assumendo sempre più importanza col passare del tempo, dal momento che il quantitativo di dati che circolano in rete aumenta di pari passo. Oltre ad impostare delle password lunghe e ricche di caratteri speciali in ogni nostro account, una soluzione percorribile e largamente riconosciuta come una delle migliori è l’attivazione, dove possibile, del sistema di autenticazione a due fattori. Questo è lo stesso consiglio che è stato dato agli utenti che hanno installato iOS 10.3 beta sul loro iPhone.
Come potete vedere dall’immagine qui in basso, iOS 10.3 ha notificato all’utente un consiglio circa l’abilitazione del sistema di riconoscimento a due fattori relativamente ad iCloud. Ma che cosa è il sistema di riconoscimento a due fattori o 2FA?
In pratica si basa sullo stesso principio del sistema che ci permette di inviare bonifici bancari tramite internet. Oltre al nome utente ed alla password di accesso, la banca ci richiede un secondo sistema di autenticazione che, in questo caso, è rappresentato dal codice univoco generato dal token bancario.
Su iOS 10.3 il token è sostituito con un SMS
Nel caso di iCloud o di qualsiasi altro sistema che offre l’autenticazione a due fattori, il secondo sistema di autenticazione è rappresentato o dall’invio di un SMS ad un numero registrato oppure dall’invio di una richiesta di approvazione in uno smartphone o in un tablet registrato. Su iOS 10.3 l’attivazione può avvenire direttamente dalle impostazioni di sistema, sotto l’opzione iCloud.
In questo modo, anche nel caso in cui qualcuno ci rubasse la password di accesso, non potrebbe comunque accedere ai nostri dati in quanto il sistema richiede un secondo codice di autenticazione. Oltre che su iCloud, il nostro consiglio è quello di attivare la 2FA anche in qualunque altro servizio che la offre.