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I Samsung Galaxy S e Galaxy S II violano la privacy degli utenti?

Un recente studio condotto in Corea del Sud da Dong-A Ilbo e la Graduate School of Information Security avrebbe svelato che i Samsung Galaxy S e Galaxy S II contengono applicazioni capaci di avere accesso ai dati privati dell'utente.

Samsung Galaxy S II

Stando, infatti, a quanto reso noto da Dong-A Ilbo, numerose applicazioni sul Samsung Galaxy S (come quella che monitorizza il display, per esempio) sono capaci di accedere alle informazioni private dell'utente. 

Un'applicazione Mirror, tanto per fare un esempio, sarebbe stata realizzata per avere accesso ad oltre 40 funzionalità dello smartphone, inclusi la rubrica, le informazioni del calendario, i messaggi SMS, le informazioni sulla geolocalizzazione, le foto, le note vocali, ecc.

La secca smentita di Samsung è arrivata tramite le pagine di Yonhap News: il produttore coreano nega di aver raccolto o usato informazioni private dei propri utenti e tutte le applicazioni realizzate da Samsung non hanno la capacità di raccogliere dati sensibili (“Samsung never collected or used private information of smartphone users. All applications provided by Samsung have no ability to collect private data.”).

Presunta violazione della privacy o meno, Samsung ha già venduto oltre 30 milioni di Galaxy S e Galaxy S II ed il successo di questi due smartphone non sembra destinato a diminuire.

Fonte: Yonhap News (via Unwired View)

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Un recente studio condotto in Corea del Sud da Dong-A Ilbo e la Graduate School of Information Security avrebbe svelato che i Samsung Galaxy S e Galaxy S II contengono applicazioni capaci di avere accesso ai dati privati dell’utente.

Samsung Galaxy S II

Stando, infatti, a quanto reso noto da Dong-A Ilbo, numerose applicazioni sul Samsung Galaxy S (come quella che monitorizza il display, per esempio) sono capaci di accedere alle informazioni private dell’utente. 

Un’applicazione Mirror, tanto per fare un esempio, sarebbe stata realizzata per avere accesso ad oltre 40 funzionalità dello smartphone, inclusi la rubrica, le informazioni del calendario, i messaggi SMS, le informazioni sulla geolocalizzazione, le foto, le note vocali, ecc.

La secca smentita di Samsung è arrivata tramite le pagine di Yonhap News: il produttore coreano nega di aver raccolto o usato informazioni private dei propri utenti e tutte le applicazioni realizzate da Samsung non hanno la capacità di raccogliere dati sensibili (“Samsung never collected or used private information of smartphone users. All applications provided by Samsung have no ability to collect private data.”).

Presunta violazione della privacy o meno, Samsung ha già venduto oltre 30 milioni di Galaxy S e Galaxy S II ed il successo di questi due smartphone non sembra destinato a diminuire.

Fonte: Yonhap News (via Unwired View)

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