Snapchat è un servizio di messaggistica istantanea per dispositivi mobili. L’applicazione è infatti disponibile sia per Apple iOs che per Android. La particolarità? Tale applicazione consente di inviare le foto agli amici solo per un certo numero di secondi, prima di scomparire. Il CEO della compagnia è Evan Spiegel, ed è una compagnia giovane: nasce infatti nel 2011, nemmeno due anni fa.
Nonostante la “giovane età” e i profitti pari a zero, Snapchat ha già ricevuto diverse offerte di acquisto, tra cui alcune proprio in questi giorni. Il primo ad “attaccare”, come abbiamo riportato ieri, è stato proprio il gigante dei social network, Facebook, con una proposta di acquisto del valore di 3 miliardi di dollari. Questo secondo il Wall Street Journal. Molti si sono espressi a riguardo, sostenendo che comprare una compagnia con nessun profitto sarebbe un grosso errore per Facebook.
Om Malik, il fondatore di GigaOm, ci informa tramite tweet che anche Google si è cimentata nell’impresa, con un offerta più alta rispetto al concorrente Zuckeberg, pari a ben 4 miliardi di dollari. Vi riportiamo il tweet:
Latest rumor/gossip on @Snapchat. After Facebook offered $3B Google offered $4B but @evanspiegel said no! Nice way to drive up valuation.
Addirittura secondo il ValleyWag, sembra che Snapchat avesse già ricevuto in passato un’altra offerta di acquisto, da parte della cinese TenCent, che l’aveva valutata dai 3 ai 4 miliardi di dollari.
Morale della favola? Spiegel ha rifiutato tutte le offerte proposte, persino quella di Google che è stata piuttosto alta; i piani del CEO prevedono di attendere ancora un po’, sperando che il valore di Snapchat aumenti incredibilmente con l’aumentare degli utenti durante il periodo invernale.
Perchè tutto queste interesse da parte di Facebook e Google per una compagnia che non ha profitti ne incassi? La risposta è piuttosto semplice: per Facebook è un modo per accaparrarsi il consenso dei teenager, che ultimamente sembrano meno interessanti al social network in blu, e soprattutto per sfondare nel mondo mobile; per Google invece è diverso, la compagnia ha interesse in Snapchat per migliorare Google Plus e porre un freno al concorrente Facebook.