Nel corso di un evento organizzato la scorsa notte è stato ufficialmente lanciato Google Music, il servizio già disponibile in versione beta dallo scorso maggio e che in questi mesi ha conquistato sempre più utenti.
Prima notizia: Google Music continuerà a consentire l'upload gratuito "nella nuvola" di 20.000 canzoni. L'utente avrà cosi la possibilità di ascoltare in streaming tutte le canzoni o scaricarle su computer o smartphone.
L'applicazione Android di Google Music è stata aggiornata con un'interfaccia utente che richiama quella di Ice Cream Sandwich: già disponibile da alcuni mesi in versione leaked, può ora essere scaricata dal Market.
L'Android Market, inoltre, si arricchisce di un vero e proprio Music Store: inizialmente disponibile solo negli Stati Uniti, può già contare su 8 milioni di brani pronti ad essere ascoltati, con previsioni di crescita decisamente interessanti (fino a 13 milioni di canzoni nel prossimo futuro). Delle 4 principali etichette musicali, due hanno deciso di accordare fiducia a Google (EMI e Universal) e due sono ancora indecise sul da farsi (Warner e Sony).
Il nuovo Music Store consente agli utenti di ascoltare l'anteprima delle canzoni e, una volta acquistato un album, è possibile condividerlo con i propri amici via Google+: l'integrazione con il social network dell'azienda di Mountain View può rappresentare un vero trampolino di lancio per l'offerta musicale di Google.
Quando l'utente acquista una canzone, questa viene automaticamente aggiunta alla libreria di Google Music e viene immediatamente visualizzata su tutte le piattaforme (Web, applicazione mobile, ecc.), pronta ad essere riprodotta.
Alcuni grandi artisti come i Rolling Stones, Shakira, Busta Rhymes, Coldplay, Pearl Jam, Dave Matthews Band e Tiësto offriranno contenuti esclusivi per Google Music.
Google Music
Il Music Store di Google se la dovrà vedere con iTunes di Apple: la sfida è ormai stata lanciata e, considerata la "mole" delle due aziende ed il numero dei rispettivi utenti, ne vedremo delle belle.
Non ci resta che attendere informazioni ufficiali da Google per quanto riguarda la disponibilità del nuovo servizio anche in Europa.
Fonte: Official Google Mobile Blog