Alla fine è stato chiaro che il progetto Nemesis (ne parlammo qui) si riferiva a ben altro che il device con la CyanogenMod preinstallata da noi ipotizzato. Sembra che sia piuttosto una serie di app, tra cui Focal (primo step), che è un app per la fotocamera: ovviamente, opensource.
Essendo disponibile l’ apk (da qui potete effettuare il download), l’ abbiamo provata su un Nexus 4 (ROM Stock 4.3). Focal si è aperto in lingua inglese, ma forse perchè, essendo progettato per ROM CyanogenMod, non riconosce la lingua impostata sulla ROM Stock e funziona in inglese (del resto, Apollo e DSP Manager, altre app della CyanogenMod, fanno lo stesso “scherzetto” sulla ROM Stock).
Interfaccia della fotocamera
Potete vedere che, appena avviata l’ app, su Focal appare il solo tasto per scattare oltre all’ obiettivo del fuoco, al contrario della fotocamera stock sulla quale appaiono anche l’ icona del pannello opzioni e quella per far apparire il menu opzioni.
Si cambia modalità facendo uno swipe verso l’ interno dal bottone per scattare. Vi sono la modalità fotocamera, panorama, videocamera e PicSphere (versione opensource di PhotoSphere), e da lì si cambia anche la fotocamera da utilizzare (frontale o posteriore).
Uno swipe verso l’ alto dal bordo inferiore, e Focal mostra tutta la sua miriade di opzioni possibili. Tutto un altro mondo rispetto alla stock, molto molto povera quanto a questo aspetto: vi sono molte modalità di scatto, oltre a cose come le impostazioni dei colori ed altra roba come lo scatto a raffica, tanto per dirne alcune.
Si possono aprire contemporaneamente più pannelli delle opzioni: una grossa comodità, secondo noi. Si possono chiudere con un tap sulla loro scheda, oppure facendo uno swipe, come si fa per le app e per le notifiche.
Apriamo qua una parentesi dedicata alle opzioni disponibili. Eccole qui elencate:
- Opzioni di bilanciamento del bianco: automatico, soleggiato, nuvoloso, incandescente e fluorescente;
- Modalità di scena: automatica, realtà aumentata, scatto migliore, controluce, spiaggia, lume di candela, fuochi d’ artificio, fiori, HDR, panorama, notte, ritratto notturno, festa, ritratto, neve, sport, stabilizzatore, tramonto, teatro;
- Effetti di colore: nessuno, bianco e nero, negativo, posterizza, seppia, solarizza, lavagna nera, lavagna bianca, acqua, neon, schizzo, rilievo;
- Compensazione di esposizione: regolabile -12 a +12;
- Miglioramenti del colore: non siamo riusciti a vedere i nomi dei miglioramenti disponibili, ma dovrebbero essere (a giudicare dalle icone) gamma, curve e contrasto;
- Modalità di misurazione dell’ esposizione: fotogramma, centro, punto;
- Modalità ISO: automatica, automatica (HJR), 100, 200, 400, 800, 1600;
- Modalità raffica: disattiva, 5 foto, 10 foto, 15 foto, infinita;
- Autoscatto: a tempo (possibilità di regolare i secondi per il conto alla rovescia), sembra vi sia anche un opzione per scattare con una “parola d’ ordine”;
- Altro: risoluzione dell’ immagine, auto miglioramento, mostra cerchio dell’ esposizione (forse relativo alle modalità di misurazione dell’ esposizione), regola dei terzi (viene mostrata una griglia 3×3 se attiva), scegli widgets (serve a scegliere i settaggi da rendere disponibili).
Per ora, comunque, pare esservi un anomalia: forse è dovuta al fatto che l’ apk da noi testato è per un dispositivo diverso dal Nexus 4, ma non viene usato tutto lo schermo come “mirino”.
Le differenze rispetto alla fotocamera stock sono corpose anche in PhotoSph… ops, PicSphere. Qui, oltre all’ interfaccia forse più grezza rispetto a PhotoSphere della fotocamera stock, vi sono differenze anche nella modalità di composizione dello scatto sferico finale. Gli scatti di ogni singola foto che va a comporre il tutto sono manuali e non automatici (quindi possiamo decidere noi il momento giusto per scattare, ad esempio la cosa può risultare utile nel caso vi siano persone o “intralci” di altra natura che rovinerebbero tutto): si scatta ovviamente col bottone di scatto. Inoltre il tasto “Undo” (Annulla) permette di eliminare uno scatto, dal più recente al più vecchio, nel caso ci si accorga che sia venuto male, quando PhotoSphere permette di annullare solo l’ ultimo.
Qualità delle foto
In questa parte abbiamo deciso di fare un confronto tra le foto scattate dalla fotocamera stock di Android 4.3 e di quelle scattate da Focal.
Forse qui non abbiamo potuto fare un confronto molto giusto: le fotocamere sono molto differenti. Ad esempio, mentre Focal ha l’ HDR come modalità di scatto a parte, la stock ha l’ HDR applicabile alle (poche) modalità disponibili. Non essendo disponibile una modalità scena “neutra” in Focal, ho scelto di lasciare la modalità automatica, nella speranza che fosse un po’ la stessa cosa.
Potete vedere che la foto scattata con Focal è di gran lunga migliore: è molto più luminosa. Infatti, nel tentativo di non accecare il sensore, la fotocamera stock ha ridotto troppo la luminosità della foto, rendendola molto sottoesposta.
In HDR, le cose si invertono: la fotocamera stock riesce a restituire una foto con colori più pieni rispetto alla foto fatta da Focal. Visto che in Focal vi è un opzione dedicata alle foto di questo tipo, abbiamo deciso di mostrarvi i risultati ottenuti con essa. Si ottiene, come è evidente dalla foto, una immagine più scura di quella scattata con la modalità automatica, ma più satura (proprio per valorizzare il fiore).
Problemi riscontrati
Ciò che salta subito all’ occhio è una “leggera” propensione ai crash. Non sono mancati i force close dell’ app. Inoltre, molte opzioni non funzionano. PicSphere funziona finchè si seleziona la modalità in questione, si scatta e si chiude la fase “di scatto” per iniziare, ma in fase di rendering (precisamente in fase di fusione delle immagini) si nota che l’ app va in force close, oltre al fatto che il rendering è abbastanza lento. Per la modalità panoramica, nulla da fare: Focal crasha appena si tenta di avviarla. L’ altro problema, a nostro avviso molto fastidioso, è legato a PicSphere: nella fase di composizione, la galleria è riempita di scatti che fanno parte di questa procedura. Sarebbe forse meglio il memorizzare questi scatti altrove. Non sappiamo se alla fine del rendering della foto sferica finale vengono eliminati automaticamente, visto che non abbiamo avuto modo di verificarlo. Forse (ma molto probabile) il tutto è dovuto al fatto di aver preteso di usarla su una ROM per la quale non è stata certo progettata. Potrebbe sempre essere dovuto all’ app non ancora completa (ricordiamo che non è ancora uscita ma è solo trapelato l’ apk), ma non possiamo saperlo finchè non avremo l’ occasione di vederla in azione nel suo “habitat”.
Conclusioni
Focal già ora è capace di non far rimpiangere la fotocamera stock per molti versi. Ha molte più opzioni e funzioni, colmando la lacuna principale della fotocamera stock. Andrebbe ritoccato qualche aspetto come quello dell’ HDR (almeno per chi preferisce foto più sature): a quel punto sarebbe in grado di sostituire senza nessun problema la fotocamera stock.