Disoccupazione, si lavora sempre di meno: il governo ha approvato la legge che ti toglie il posto in cinque minuti

Svolta epocale nel modello lavorativo - agemobile.com (Foto Pexels)

Svolta epocale nel modello lavorativo - agemobile.com (Foto Pexels)

Cambia tutto sul fronte dell’occupazione: le ultime modifiche rappresentano una vera e propria rivoluzione nel mondo del lavoro.

Uno dei tasti dolenti in Italia è il lavoro: si parla sempre più spesso di giovani inoccupati o ancora in cerca di occupazione, e di tanti altri che scelgono di varcare i confini nazionali per ottenere ruoli consoni alle loro conoscenze.

Negli ultimi anni, tuttavia, il tasso di occupazione nel nostro Paese è aumentato e si attesta intorno al 63%, mentre il tasso di disoccupazione risulta essere in calo al 6,0%.

Notizie confortanti per chi è alla ricerca di lavoro o per chi desidera cambiarlo per aspirare a ruoli più prestigiosi o in linea con gli studi universitari conseguiti.

Eppure, quest’ultimo cambiamento sul fronte occupazione rappresenta una vera e propria rivoluzione destinata a modificare – ancora una volta – l’assetto del settore.

Occupazione in aumento, giovani in fuga

I dati statistici riguardanti l’Italia, come accennato, sembrano essere più confortanti rispetto agli anni precedenti: sono di più gli occupati e sempre meno i disoccupati. C’è un aspetto, però, che viene ancora poco considerato e che riguarda la considerazione che hanno i giovani del lavoro e del mondo del lavoro. I report pubblicati da Deloitte, McKinsey, Gallup e Global Workforce Hopes and Fears Survey, evidenziano una volontà degli impiegati giovani di abbandonare il proprio posto.

Secondo i sondaggi, infatti, ben il 72% dei giovani della Generazione Z desidera essere assunto in un ambiente che promuove valori condivisi quali creatività, autonomia e rispetto. Una ricerca Gallup ha inoltre evidenziato un aspetto importante delle nuove generazioni: il 64% dei giovani aspira ad un impiego che riconosca e consenta loro di mettere in pratica le proprie capacità distintive, e ricerca lavori dove flessibilità e autonomia siano concessi. Sembrano essere proprio queste ultime le due parole chiave per il futuro del lavoro e la modifica messa in atto sembra virare proprio verso questa tendenza.

Il modello lavorativo che accontenta la Gen Z - agemobile.com - 20250507
Il modello lavorativo che accontenta la Gen Z – agemobile.com (Foto Pexels)

Ora si lavora di meno

Se l’Italia continua ancora a perseguire un modello lavorativo tradizionale, la Spagna sembra essere più rivoluzionaria sotto questo punto di vista: il 6 maggio, il premier Sanchez ha approvato la settimana corta e da questo momento in poi tutti gli spagnoli lavoreranno 37,5 ore a settimana (rispetto alle 40 di prima) mantenendo lo stesso stipendio.

Un cambiamento epocale da cui tutti gli altri Stati potrebbero prendere spunto e che è stato messo in atto dall’esecutivo spagnolo in considerazione dei gravi danni sulla psiche che hanno la connessione continua e il forte stress. Da oggi, quindi, tutti gli impiegati iberici avranno la possibilità di non rispondere più a e-mail e telefonate al di fuori dell’orario di lavoro e di lavorare meno pur mantenendo lo stesso salario.