Cosa fare se cade il cellulare nell’acqua: segui passo a passo la procedura per salvarlo

Smartphone in acqua: le procedure di emergenza - Agemobile.com (Foto X)
Che sia la vasca o il mare un cellulare che finisce in acqua non se la passa bene: alcune semplici procedure per contenere i danni.
C’era una volta l’epoca in cui i peggiori incubi notturni ci vedevano inseguiti da un branco di animali imbizzarriti oppure, per stare sul classico, ancora alle prese con l’esame di maturità.
Un tipo di belva che ci ha fatto paura fin da piccoli potrebbe non smettere di atterrirci nell’età adulta, quanto all’esame, se nella realtà è andato bene può capitare di fare un sogno dal sottotitolo “mi sembrava troppo bello”. Altri tempi, perché la modernità ha spazzato via anche questo.
A molti capita infatti sempre più spesso di svegliarci di soprassalto a causa di brutti sogni… tecnologici, legati alle più assurde disavventure che possono capitare al nostro smartphone, ma anche al personal computer o al tablet, in base a quale sia il dispositivo più caro.
Un pc che si spegne improvvisamente senza più dare segni di vita, mentre per il cellulare la paura ricorrente è quella di ritrovarsi al 5% senza accorgersene. Ma non solo.
Allarme smartphone in acqua? Quando l’incubo diventa realtà
Anche l’acqua può popolare con una certa frequenza i nostri brutti sogni riguardanti i device. Come quello di vederselo sfuggire mentre si attraversa un ponte a piedi, oppure giù da un tombino, in una posizione sufficientemente infida per non poter essere recuperato, come nello spot di un noto sito di e-commerce.
Il problema sarebbe aggirabile acquistando uno smartphone water resistant, ma va da sé che per chi non nuota e neppure ci va in vacanza non si tratti di una necessità. E comunque, anche i telefoni più impermeabili resistono fino a 30 minuti e a una profondità di 1,5 m.
SOS, telefono in acqua: cosa fare (e cosa no) per evitare il peggio
Le soluzioni da attuare di fronte al fattaccio sono molteplici. Le prime sono intuitive ed immediate. Fondamentale è cercare di recuperare il dispositivo il prima possibile per poi rimuovere custodia, SIM e batteria. Qualora ciò non fosse possibile è indispensabile spegnere il telefono il prima possibile al fine di prevenire i potenziali danni legati portati dall’umidità, come la corrosione della scheda madre.
A questo punto si deve procedere ad una prima asciugatura del telefono attraverso un asciugamano asciutto o un panno pulito, quindi rimuovere le salinità e le impurità, come acqua di mare o di piscina contenente cloro. Infine, attendere che il dispositivo si asciughi del tutto collocandolo in una zona ben ventilata evitando di forzare i tempi attraverso phon o strumenti affini che potrebbero danneggiarlo. Una volta portate a termine le attività di “primo soccorso” è comunque indispensabile recarsi presso il più vicino centro di assistenza senza accenderlo, dal momento che anche una minima quantità di umidità residua potrebbe determinare danni potenzialmente irreparabili.