Chatta con l’INTELLIGENZA ARTIFICIALE: come si fa e perché molti lo fanno tutti i giorni

Dentro il fenomeno intelligenza artificiale - Agemobile.com

Dentro il fenomeno intelligenza artificiale - Agemobile.com (Foto Pexels)

Il 2025 è stato l’anno del boom dei chatbot: da chi non sa farne a meno a chi, pur dicendo di odiarli, inizia a studiare il ‘fenomeno’.

È la moda del momento e come tutte le mode inseguirla potrebbe essere pericoloso. Forse in questo caso il termine è eccessivo, ma trattandosi comunque di un “ente” al quale bisogna affidarsi attraverso la tecnologia è sempre meglio procedere con cautela.

Stiamo parlando del boom dell’intelligenza artificiale, la cui mania è scattata a tutti gli effetti solo da qualche mese, ovvero da quando il “soggetto” ha fatto il suo ingresso nel mondo degli smartphone.

Supponendo che se ne faccia un uso ragionato, quando si parla di intelligenza artificiale è normale che chi non dà ancora del tu a questo trend topic si faccia un paio di domande: di cosa si tratta e perché tutti la cercano? Molto più facile rispondere al primo quesito…

L’intelligenza artificiale non è altro che la capacità delle macchine di simulare l’intelligenza umana svolgendo compiti per i quali sarebbe richiesta la capacità di ragionamento. Quindi parlare e capire, rispondere a domande più o meno semplici o risolvere problemi.

Guida all’intelligenza artificiale: a cosa serve, perché tutti la usano e come sfruttarla

Di chatbot ce ne sono tanti, ma i più famosi sono ChatGPT, sviluppato da OpenAI, facente capo per intenderci a Elon Musk, e Meta IA,  basato sul modello linguistico Llama 3.1 di Meta ed che è l’assistente utilizzato sui social network del gruppo Meta, quindi WhatsApp, Facebook, Instagram e Messenger.

Resta però l’altra domanda. Perché si fa ricorso all’intelligenza artificiale? La risposta è in una sola parola: “immediatezza”. Lo fanno i giovani per trovare risposte celeri ai propri dubbi di varia natura, dalla cultura generale a consigli sulla gestione di un’amicizia o su come imparare a cucinare. Lo fanno tutti gli altri perché, nella sostanza, l’AI è un gigantesco Wikipedia che non richiede il passaggio da Wikipedia, dal momento che basta formulare una domanda su un motore di ricerca per avere le risposte cercate.

Pregi e difetti dell'AI - Agemobile.com
Pregi e difetti dell’AI – Agemobile.com (Foto X)

Il boom dell’AI e le possibili ripercussioni sul mondo del lavoro

L’integrazione con WhatsApp ha poi segnato la svolta, perché nella chat di messaggistica più scaricata del mondo Meta AI, sempre presente nella schermata principale delle nostre chat, permette di risolvere mille e un problema, dalla traduzione istantanea di messaggi alla correzione di foto, facendo sparire con un semplice clic oggetti (o persone) sgraditi in quello scatto.

Insomma, una vera rivoluzione, l’ultima diavoleria della tecnologia, i cui effetti estremi potrebbero però ripercuotersi proprio sul mondo del lavoro. La tanto temuta sostituzione della macchina all’uomo potrebbe essere molto più vicina di quanto si pensi, con le conseguenze del caso in certi settori e in generale sull’intero sistema occupazionale e della società. Al momento, tuttavia, il fenomeno piace a tutti. E la moda non sembra attenuarsi.