
Uno dei problemi più diffusi nelle prime fasi di una nuova tecnologia è lo standard: nel caso non c’è ne fosse sin da subito uno, il progresso di tale tecnologia verrebbe minato fino a quando un protocollo viene scelto automaticamente dal mercato come vincitore. L’esempio perfetto di questo problema lo troviamo nel settore IoT, dove sono presenti molti standard (spesso non compatibili fra loro) e dove se n’è aggiunto un altro. Parliamo del Bluetooth Mesh.
Grazie al Bluetooth Mesh, sarà possibile mettere in comunicazione, attraverso un protocollo dal basso consumo energetico, centinaia e centinaia di prodotti in giro per la casa oppure in giro per la città. Il concetto di base è che ogni dispositivo, invece di essere connesso a un server centrale, dialoghi con quello che gli sta più vicino e così via. Insomma, una sorta di rete decentralizzata.
La nuova funzionalità di rete consente molteplici comunicazioni di periferiche (m: m) ed è ottimizzata per la creazione di reti di dispositivi su larga scala. È ideale per l’automazione delle costruzioni, le reti di sensori e altre soluzioni IoT dove decine, centinaia o migliaia di dispositivi necessitano di comunicare in modo affidabile e sicuro tra loro.
Il Bluetooth Mesh è retro compatibile con milioni di dispositivi già sul mercato
Una cosa molto interessante e che porrà sicuramente il Bluetooth Mesh in cima agli standard disponibili nel settore IoT è la retro compatibilità. Stando al Bluetooth SIG infatti, il nuovo standard utilizza il protocollo Bluetooth 4.0 LE, per cui tutti i dispositivi on grado di utilizzare tale protocollo possono, teoricamente sin da subito, utilizzare il Bluetooth Mesh.
Relativamente alla disponibilità, immaginiamo che già all’IFA di Berlino verranno mostrati i primi dispositivi specificatamente studiati per il Bluetooth Mesh.