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Samsung ci ripensa. La mole di polemiche sollevata dai suoi utenti, dopo la decisione aziendale di introdurre il famigerato blocco delle SIM, ha scosso gli animi di Seoul.
Nei mesi scorsi infatti, il colosso sudcoreano aveva ammesso di aver introdotto questa restrizione sui nuovi lotti di Galaxy S2, S3, S4 e S4 mini; così come sulle recenti produzioni di Galaxy Note e Note 3 (la ragione per la quale nella lista non compariva Note 2 rimane tuttora un mistero).
Il blocco non permette ancora oggi di poter usare l’apparecchio al di fuori del continente nel quale è stato acquistato. Si tratta di una misura che, come la stessa Samsung motivava tempo addietro, fu decisa per limitare il mercato nero dei dispositivi.
Ma per quanto nobili potessero sembrare le sue intenzioni, agli utenti questa decisione non è mai andata giù. Con un recente comunicato l’azienda ritrae quindi scelta fatta, e di fatto annuncia che:
“Non ci aspettavamo che la limitazione delle SIM sui nostri device provocasse tanta insoddisfazione. La funzione regionale di blocco SIM rimarrà ancora per un po’ in vigore sugli ultimi prodotti della casa, tuttavia stiamo attualmente prendendo in esame una via per semplificare questa procedura, così da offrire ai nostri clienti la soddisfazione totale. Necessitiamo solo di un po’ di tempo.”
Insomma, di rimuovere il blocco per il momento non se ne parla ancora. Tuttavia, queste parole aprono di fatto alla volontà di risolvere la situazione.
