Auto, è UFFICIALE, aumentano ancora le tasse: 60 euro in più ogni mese | Per colpa dei soliti furbetti dovrai rinunciare alle tue vacanze

Nuova tassa auto (Foto di shaniaculter da Pixabay) - agemobile.com
Arriva una nuova stangata che riguarda chi ha un’auto: dovrà pagare 60 euro in più, e la colpa è dei soliti furbetti.
Possedere un’auto è sempre stato un impegno, ma negli ultimi tempi sta diventando quasi un lusso. Tra benzina, bollo, manutenzione e parcheggi, ogni mese se ne va un bel pezzo di stipendio. E ora, come se non bastasse, arriva un’altra spesa in più da mettere in conto.
Da quest’anno, infatti, ci sarà un nuovo aumento. Insomma si paga di più. Una sessantina di euro che detto così non sembra molto, ma sommato a tutto il resto, pesa.
E non parliamo di una spesa facoltativa: tocca a tutti. L’aumento arriva puntuale per chiunque abbia un’auto, a prescindere dal modello o dall’utilizzo. Non si può scegliere di evitarlo, né posticiparlo. È un rincaro che si presenta da solo, silenzioso, dentro le nostre solite scadenze.
La beffa è che, a conti fatti, stai pagando per colpa di altri. Sì, perché questo aumento non nasce da un miglioramento del servizio o da investimenti in sicurezza stradale, ma dai soliti furbetti che rovinano tutto per tutti. Ma di che tassa si tratta?
Auto: la nuova tassa che tocca a tutti
Di cosa parliamo? Stiamo parlando della Rc Auto, l’assicurazione obbligatoria per chi guida. Secondo i dati dell’Ivass, l’ente che vigila sul settore, come riporta fortuneita.com, in Italia paghiamo in media 60 euro in più all’anno rispetto agli altri Paesi europei. Anni fa erano anche 200 in più, quindi è andata un po’ meglio, ma resta comunque una cifra che pesa.
Il motivo? In parte ci sono più incidenti, strade malmesse e risarcimenti più alti. Ma oltre la metà di questo sovrapprezzo dipende da un sistema di truffe organizzate: falsi incidenti, referti gonfiati, testimoni inventati. E noi, cittadini onesti, finiamo per pagare il conto presentato da questi furbetti.
Tutta colpa dei soliti furbetti
Come funziona la truffa organizzata ai danni dell’assicurazione? Come spiega il sito citato, ci sono medici che scrivono certificati falsi, periti che confermano danni mai avvenuti, e testimoni che si fanno pagare per raccontare incidenti che non hanno mai visto. Tutto orchestrato da gruppi che sanno come sfruttare il sistema, spesso con la complicità di figure che dovrebbero difendere la legalità.
Il risultato? Chi vive in città come Napoli arriva a pagare anche il doppio rispetto ad altre zone d’Italia. Un esempio concreto: assicurare un’Audi Q3 costa circa 500 euro a Bologna, ma supera i 1.000 euro a Napoli. Ecco perché, per molti, l’aumento dell’assicurazione diventa una spesa che toglie spazio ad altro. Magari proprio alle vacanze.