Il successo di una determinata tecnologia molto spesso deriva da accordi di sviluppo presi tempi addietro tra importanti aziende. Quello che vi riportiamo oggi potrebbe essere uno di quelli. Sembra infatti che ARM e TSMC, una delle principali fonderie per micro-processori, abbiano recentemente stipulato un accordo che prevede l’inizio dell’adattamento degli impianti per passare al prossimo step di processi produttivi, rappresentati dai 10 nm.
Ricordiamo infatti che TSMC è attualmente una delle maggiori società al mondo impegnata nella produzione di chip a 16 nm. Gli ottimi risultati ottenuti nel corso degli ultimi mesi hanno spinto ARM a scegliere TSMC come partner.
I vantaggi che tali processori a 10 nm porteranno saranno estremamente importanti, visto che con la riduzione del processo produttivo si intende una riduzione nelle dimensioni dei singoli transistor. Da ciò ne deriva che sulla stessa area entreranno più transistor, con un conseguente aumento di potenza ed una diminuzione della frequenza di clock, che favorisce il risparmio energetico.
Sfortunatamente la produzione di massa dei primi chip a 10 nm è prevista per la fine del 2015, per cui ancora abbiamo tutto il tempo di studiarli e di capire effettivamente quanto potenti potranno essere i processori. Per farvi un esempio, vi citiamo i recenti Intel Core M, i primi ad essere realizzati a 14 nm e caratterizzati da TDP di appena 4,5 W.