Apple Watch è una delle creazioni più interessanti che l’omonima casa produttrice abbia avuto il coraggio di proporre in quest’ultimo periodo. Design raffinato e funzioni software di grande interesse, fanno di questo un prodotto senza dubbio molto accattivante.
Ma a gettare un po’ di ombra su questa situazione idilliaca ci pensa la FTC, che nel corso di questi giorni ha chiesto ad Apple di fare chiarezza circa il rapporto tessuto tra Apple Watch e la tanto chiacchierata privacy: il colosso di Cupertino, in sostanza, non deve far altro che rassicurare l’ente circa il fatto che le funzioni di Apple Watch non inficieranno in alcun modo i dati sensibili degli utenti, né che queste possano esser viste come causa di pericolo per la privacy dei suoi utilizzatori.
Stando alle notizie più recenti sembra proprio che la società di Cupertino abbia già provveduto a rispondere alle richieste della FTC, rassicurando sia l’ente sia i potenziali utenti sul tipo di utilizzo che l’azienda farà dei cosiddetti dati sensibili.
Ogni qualvolta l’utente autorizzerà Apple Watch ad entrare nella sfera delle informazioni riservate, garantisce l’azienda, questo flusso di dati non uscirà mai al di fuori del dispositivo. A maggior ragione se si pensa che lo stesso wearable incorpora al suo seguito degli efficaci sistemi di sicurezza pensati proprio per rispondere a questo genere di necessità.