A pochi giorni di distanza dalla prima decisione della ITC che ha dato parzialmente ragione ad Apple, riconoscendo la violazione da parte di HTC di due dei dieci brevetti divenuti oggetto del contendere, le prime reazioni dei produttori cinesi non sono tardate ad arrivare.
Come già accennato in precedenza gli effetti della decisione della ITC potrebbero estendersi non solo ad HTC ma anche ad altri produttori che hanno scelto di utilizzare il sistema operativo Android. La violazione dei brevetti afferisce infatti a componenti software integrate nel sistema operativo e quindi tutti coloro che hanno scelto di utilizzarlo sono potenzialmente a rischio, esattamente come HTC.
Consapevoli di tali prospettive alcuni produttori cinesi, come Huawey e ZTE potrebbero scegliere di correre ai ripari attraverso tre strade: utilizzare sistemi operativi fortemente personalizzati dagli operatori telefonici, sviluppare in proprio il sistema operativo ed da ultimo migrare verso il sistema operativo Windows Phone 7.
Non manca chi sottolinea che i produttori cinesi non hanno un ruolo chiave nel mercato smartphone ed Apple potrebbe decidere di "sorvolare" sul caso, puntando piuttosto a produttori del calibro di HTC. Al tempo stesso la possibilità che altre piattaforme, come appunto Windows Phone 7, si avvantaggino indirettamente dalla vicenda che coinvolge la piattaforma Android è attuale.
Nel frattempo Google resta nell'ombra, scegliendo di non scendere in campo per difendere il suo sistema operativo, anche perchè, sino ad ora, non è stato chiamato direttamente in causa in sede giudiziaria. Ricordiamo che la decisione della ITC non pone fine alla vicende e non è definitiva. Bisognerà attendere la fine dell'anno per ottenere una pronuncia che chiuderà la controversia tra Apple e HTC.
Fonte: Digitimes