Il tanto atteso verdetto è arrivato: Samsung è stata ritenuta colpevole e dovrà risarcire l'azienda rivale. E ora il mercato statunitense degli smartphone potrebbe radicalmente cambiare
La giuria ha raggiunto un verdetto: Samsung è colpevole. E’ questo, in sostanza, l’esito dell’importante scontro giudiziario tra i due più grandi colossi del mondo degli smartphone, Apple e Samsung.
Non è stato necessario troppo tempo alla giuria per mettere la parola fine (almeno temporaneamente, essendo ammissibile l’appello) ad un giudizio che potrebbe avere enormi strascichi su tutto il mondo della telefonia, quantomeno negli Stati Uniti.
Samsung è stata ritenuta colpevole di aver violato diversi brevetti dell’azienda di Cupertino in vari dispositivi (tra i più celebri quello relativo al “pinch to zoom”) e, pertanto, è stata condannata a risarcire i danni subiti da Apple, quantificati in 1,05 miliardi di dollari (la richiesta del produttore statunitense era di 2,5 miliardi di dollari). Rigettata, al contrario, la richiesta di condanna di Apple per violazione di alcuni brevetti Samsung.
Il colosso coreano, preannunciando di voler proprorre appello avverso tale sentenza, ha commentato il verdetto sostenendo che l’esito del giudizio non deve essere considerato tanto come una vittoria di Apple quanto, piuttosto, come una sconfitta per tutti i consumatori statunitensi, potendo avere ripercussioni decisamente negative sul mercato, tra cui minori possibilità di scelta e innovazioni, oltre che un livellamento dei prezzi verso l’alto (“Today’s verdict should not be viewed as a win for Apple, but as a loss for the American consumer. It will lead to fewer choices, less innovation, and potentially higher prices.”).
Grande soddisfazione, al contrario, è stata espressa dai vertici Apple.
Il prossimo appuntamento è ora fissato per il 20 settembre, quando l’ormai celebre giudice Lucy Koh si troverà ad affrontare un’altra importante questione, quella relativa alla sorte sul mercato statunitense dei prodotti Samsung che violano i brevetti Apple.
Su una cosa sono quasi tutti d’accordo: dopo la sentenza di ieri, il mercato di smartphone e tablet dovrebbe subire radicali trasformazioni, quantomeno negli Stati Uniti.